Giochi in discesa... libera. E la super pista preoccupa gli uomini jet

Si chiama Rock, domenica all'alba assegna l'oro Bella e dura, da Paris a "Inner" tutti a ripetizioni

Giochi in discesa... libera. E la super pista preoccupa gli uomini jet

Dopo tante parole, eccoci finalmente ai fatti. Con la prima prova della discesa maschile (nella notte è andata in scena la seconda), l'Olimpiade dello sci alpino ha preso il via e le prime immagini che arrivano dalla Cina sono tutto sommato incoraggianti. La pista per le gare veloci, discesa e superG, non è niente male. La sua storia ha dell'incredibile: è stata infatti tracciata sul crinale di una montagna creato in modo artificiale, con un lavoro di sbancamento e ricostruzione che non riusciamo nemmeno a immaginare, soprattutto per i costi.

La Rock, questo il suo nome, è bella, varia, ricca di salti e curve difficili da azzeccare al primo colpo. Per questo non crediamo che, almeno per ora, sia piaciuta agli atleti, davvero in difficoltà nel primo test. Serve a poco analizzarne i tempi, in quanto vento, numeri di partenza e salti di porta rendono la classifica tutt'altro che attendibile. Immaginiamo le ore passate al video per analizzare le linee più redditizie, confrontando fra loro quelle dei migliori nei vari passaggi. Un lavoro che viene fatto con sistemi di analisi all'avanguardia e che mai come in questa vigilia sarà fondamentale, visto che la pista dove domenica si assegneranno le tre medaglie della discesa maschile non l'aveva mai provata nessuno. E si è visto! Fra salti fuori linea (con rischi non da poco) e porte lasciate a tre-quattro metri, tutti dovranno rivedere la propria tattica.

Per fortuna il meteo sembra al momento aiutare, le previsioni sono buone e le tre prove in programma dovrebbero svolgersi senza problemi. Fa freddo a Yanqing (temperature fra i -15 e i -20 gradi) e c'è anche tanto vento. Una minaccia non da poco: già guardando la prima prova della discesa si è capito che proprio Eolo potrebbe avere un grande peso sui risultati delle gare. Perché a sentire chi su quelle montagne ci lavora da tempo per allestire la pista e tutto quel che ci sta attorno, il vento è una costante sulla cresta, ma anche nel budello della seconda parte di pista, scavato nella montagna fra le rocce. Tre gli italiani iscritti alla discesa: riusciranno Paris, Innerhofer o Marsaglia a riportare il tricolore su un podio olimpico maschile che manca dal 2014?

A PyeongChang protagoniste furono le donne, con Goggia oro in discesa e Brignone bronzo in gigante. Ancora una volta a loro due saranno legate le maggiori speranze dello sci alpino. Sofia sta bene ed è pronta a partire. Federica è in Cina da due giorni, ha già toccato la neve di Yanqing e le prime sensazioni sono state positive. Ma non si punta solo sui velocisti, su Goggia e Brignone.

Da Curtoni a Bassino, da Nadia a Nicol Delago, da Vinatzer a Razzoli e sperando che Luca De Aliprandini riesca in pochi giorni a recuperare la forma che aveva prima dell'infortunio di Adelboden, sono davvero tanti gli sciatori italiani da podio. E in Cina c'è anche Mattia Casse, in un primo tempo escluso (con polemica) dalla squadra. Dovrebbe fare il superG.

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