Gravina: ''Coronavirus in Serie A? Si sospenderebbe il campionato''

Il presidente: ''Dobbiamo essere realisti, il rischio sospensione esiste. Adotteremmo tutti i provvedimenti per la tutela degli atleti''

Gravina: ''Coronavirus in Serie A? Si sospenderebbe il campionato''

"In caso di giocatore positivo a Coronavirus, non possiamo escludere la sospensione del campionato" lo ha dichiato il presidente della Figc Gabriela Gravina, ai microfoni della Rai.

In attesa della ripresa del campionato, previsto per domenica 8 marzo, arrivano forti e chiare le parole del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. In un'intervista a Dribbling su Raidue il numero uno del calcio italiano rende esplicito un timore che incombe inesorabilmente, lo stop del campionato: ''Sospensione del campionato qualora ci sia un caso di coronavirus tra i giocatori in Serie A? Dobbiamo essere realisti, il rischio reale esiste e adotteremmo tutti i provvedimenti per la tutela degli atleti, cercando di capire che impatto avrebbero sull’attività sportiva. Non possiamo escludere nulla nè azzardare ipotesi che non possiamo prevedere''.

Proprio per l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus, le amichevoli della Nazionale contro Germania e Inghilterra potrebbero essere a rischio:''Sembra che la città di Norimberga chiederà di rinviare la partita, in Inghilterra c’è una disposizione di quarantena: mi auguro si possa giocare almeno a porte chiuse'' ha sottolineato inoltre Gravina. In merito alla eventualità, scongiurata, di un altro rinvio del campionato assicura invece che il rischio è stato ''molto basso. C’è stato un confronto acceso, ma non avrei ma permesso un blocco di questo tipo. Abbiamo puntato sull’esigenza del calcio italiano, dei tifosi e, in ultimo, dell’interesse economico di tante società, raccogliendo l’invito del ministro Spadafora ad andare incontro alle esigenze degli italiani. Un evento a porte chiuse è però sicuramente monco''.

Circa il comportamento di alcuni presidenti, che è sembrato più dettato a salvaguardare esigenze personali, il numero uno della Federcalcio non ha dubbi: ''E' un grave errore che danneggia il calcio italiano e i loro stessi interessi. La tutela del proprio orticello non è altro che la morte lenta del nostro sistema sportivo'' rivelando di non condividere ''nella forma, nel merito e nella sostanza'' le parole rivolte dal presidente dell’Inter Steven Zhang al numero uno della Lega Serie A Dal Pino.

Convinto dissenso anche sulle recenti esternazioni di Andrea Agnelli sulla paretcipazione dell'Atalanta alla Champions League: ''È un ragionamento che la Figc non può accettare e che è contrario ai principi su cui si fonda il valore della competizione sportiva. Io sono stato tra i protagonisti di una favola come quella dell’Atalanta (il Castel di Sangro, ndr), un modello per costruire una delle più belle storie del calcio italiano e internazionale''.

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