Hamilton e Marquez. Se F1 e MotoGp sono schiave

Hamilton e Marquez. Se F1 e MotoGp sono schiave

Sono in cerca di se stessi perché da troppo tempo hanno un solo padrone. Nel primo caso il merito va tutto a un sapiente mix di talento e tecnologia, nel secondo a un imbarazzante eccesso del primo. Il giorno dopo l'incoronazione di Hamilton VI di nuovo campione del mondo F1, e un paio di settimane dopo quella di Marquez VII re incontrastato della MotoGp, i due campionati motoristici più importanti sembrano schiavi in cerca di una libertà agonistica che possa garantire loro un epilogo e un cognome diverso a fine stagione in cima alla classifica. Negli ultimi cinque anni, la F1 ha visto Hamilton vincere quattro titoli e la MotoGp Marquez fare altrettanto.

Paradossalmente, liberarsi dalle catene che hanno reso in schiavitù queste due prestigiose serie motoristiche è più facile per la complessa F1. I padroni americani, con l'introduzione delle nuove regole a partire dal 2021, stanno infatti cercando di levarsi le catene dai polsi e fuggire altrove, in formula Indy, ispirandosi in parte ad essa a costo di snaturare l'essenza della F1 attraverso l'appiattimento dei valori tecnici. Livellamento cercato non solo con il tetto alle spese di 175 milioni di dollari ma ingabbiando i team in regole restrittive e uniformanti come il fondo delle vetture ripensato per evitare turbolenze e facilitare i sorpassi. Sarà una F1 in cui aumenteranno i Leicester in grado di vincere e che vedrà limitata l'intraprendenza progettuale.

Non aspettiamoci dunque il travaso tecnico avvenuto in passato sulle nostre strade: dalle cinture di sicurezza ai freni a disco, dai motori turbo ai cambi al volante e i motori ibridi. Molto più difficile, però, liberare dalla schiavitù il motomondo.

Valentino, uomo intelligente, negli anni del suo dominio si divertiva a partire generosamente indietro e poi recuperare regalando duelli e show che finivano sempre a senso unico. Nelle due ruote, non se ne abbia Hamilton, il talento conta infatti molto di più. E re Marquez, purtroppo, non è generoso.

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