Higuain si veste da CR7 per una Signora europea

Gol e assist del Pipita: prima vittoria in Champions. Il portoghese sbaglia tanto poi "trova" la rete

Higuain si veste da CR7 per una Signora europea

Può anche riposarsi Cristiano Ronaldo che scarica, soltanto alla fine, con il terzo gol della vittoria bianconera, una serata acida, nemmeno celebrando con il solito rito, per una serie di colpi sbagliati. Ma la Juventus ritrova un grande Higuain e allora le cose vanno via sciolte. Partita di energie fisiche contro l'onanismo tedesco che ha continuato a giocare lo stesso football noioso, di cento passaggi, con un possesso palla che a nulla serve se poi l'avversario ha gli uomini, nel caso in questione Higuain, capaci di colpirti al primo errore.

Sarri ha trovato il terzino destro titolare a prescindere, Danilo e De Sciglio si curino con calma, Cuadrado ha giocato una partita enorme, di forma e di sostanza, presente in fase difensiva e decisivo in quella di ripartenza e assist. La scelta del tecnico toscano di inserire Bernardeschi è stata premiata dal gol del ragazzo che, tuttavia, ha giocato spesso in zona morta, facendo raddoppiare la fatica di Khedira, lasciato in mezzo a due avversari nel proprio corridoio, così da dover uscire dal campo per lasciare il posto a Bentancur. Juventus, comunque, perfetta nella testa e nella qualità delle manovre, Cristiano, prima del gol, ha sbagliato cose essenziali ma è stato anche sfortunato in due conclusioni per merito del portiere avversario, ha cercato qualche combinazione con Higuain, è sembrato sfiduciato dopo l'ennesima parata di Hradecky. Il suo collega Szczesny non ha dovuto effettuare straordinari anche se, troppo spesso, il fronte sinistro davanti a lui era scoperto per le distrazioni di Alex Sandro e la confusione di Matuidi. Ovviamente anche la coppia centrale, Bonucci-De Ligt non ha sofferto più di tanto, l'olandese continua a crescere anche in responsabilità, la condizione fisica è quasi perfetta, la cura della panchina e dello spogliatoio sta dando benefici. La vittoria è vitamina importante per la Juventus, dopo il pareggio amaro di Madrid e segnale positivo in vista della trasferta di Milano.

La squadra gira sempre di più attorno al cardine di Pjanic, sempre presente nel vivo delle azioni, lesto nel liberarsi del pallone e intuitivo in alcune aperture, dunque quel play maker smarritosi con Allegri e che la Juventus sta cercando dai tempi del ritiro di Andrea Pirlo. Il bosniaco è la chiave di lettura della Juventus che lentamente cresce e trova la traiettoria migliore. Il suo recupero è il miglior investimento anche se è curiosa l'avventura di Higuain che era in lista di partenza e sta cancellando il buio del Milan e del Chelsea. Sarri ha potuto far girare gli uomini a disposizione, richiamando, dopo Khedira, anche Bernardeschi e Higuain, lasciando spazio a Ramsey e Dybala.

Va da sé che il successo sui tedeschi era previsto, visto il censo delle due squadre ma il dispendio di energie, dietro il non gioco del Bayer ha sicuramente logorato i muscoli dei bianconeri comunque rifocillati dai tre gol e da altre occasioni bruciate. E adesso San Siro. E adesso l'Inter. E adesso Conte.

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