Maria Rosa Quario
In una Madonna di Campiglio che ha celebrato il trentennale della prima vittoria sul Canalone Miramonti di Alberto Tomba, l'Italia maschile resta ancora ai piedi del podio, ma ad esaltare il pubblico ci pensa il re Marcel Hirscher, che vince regalando spettacolo dopo un errore che avrebbe messo ko chiunque, non lui, che inserendo la settima marcia ha vinto per 4/100 su Aerni, 5 su Kristoffersen. L'austriaco a modo suo ha reso omaggio alla Bomba bolognese, che spesso in carriera aveva vinto in modo rocambolesco e Alberto lo ha definito «un fenomeno che batterà ogni record e di sicuro il mio di 50, anzi 51 vittorie in coppa del mondo». Con quella di ieri sera Marcel è a quota 49 e raramente era parso così in palla, quindi di sicuro non si fermerà qua. Come detto, Italia giù dal podio: Manfred Moelgg, quarto a metà gara, scende al settimo posto, Gross chiude nono. Un'altra notizia di ieri, buona o cattiva a seconda di come la si vuole interpretare, è che il bronzo vinto da Armin Zoeggeler ai Giochi di Sochi 2014 è diventato argento per la squalifica (doping russo, va da sé) del suo rivale storico Albert Demchenko.
Per lo slittinista sei volte sul podio olimpico cambierà poco, pensiamo invece al tedesco Langenhan che si prende il bronzo senza aver avuto nemmeno la soddisfazione della premiazione. Che tristezza chi ruba nello sport- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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