L'ultimo spot autocelebrativo di Mike Tyson («Morirò presto»)ci riporta alla miglior definizione a lui destinata: un campione imperfetto. Anzi, il più imperfetto fra i campioni del ring. C'è chi sa spiegarla e chi scrive solo per sentito dire. Quindi siamo andati a colpo sicuro quando Claudio Colombo, giornalista che ha frequentato l'atletica e la boxe, l'ha proposta nel godibile libro I giganti del ring (storie e leggende di 50 pesi massimi. Edizioni Incontropiede, euro 18,50). Appunto, a differenza di tanti, Colombo è giornalista che ha conosciuto, frequentato e seguito Mike Tyson: ne ha apprezzato la bontà pugilistica e toccato la decadenza umana. La racconta brevemente, con dettagli curiosi come per gli altri 49 campioni che completano il quadro. Un libro, appunto, con pennellate veloci e appunti sfiziosi, che non ti stanchi di leggere perché non ti lascia il tempo. I personaggi della boxe sono miniera di fantastiche storie da film: pugni, sofferenza, dolore, gloria, miseria, spregiudicatezza ed eccentricità. C'è dentro la vita.
Qui si parte da un inglese, James Figg, universalmente riconosciuto primo campione del mondo ma a pugni nudi. Poi si corre attraverso tre secoli. Scopriamo Jack Broughton, l'uomo che inventò le prime regole per combattere. James Corbett e John Sullivan che mandarono in scena il primo mondiale dei massimi con i guantoni. Jack Johnson indiavolato e beffardo. Jack Dempsey il re del botteghino. Joe Louis, pietra di paragone per tutti. Pugni e rappresentazione dei tempi: le ossessioni americane a caccia del gigante bianco, la guerra che pone di fronte Joe Louis e Max Schmeling, simboli di due potenze. Joe Frazier e George Foreman hanno retto la scena che voleva Cassius Clay dominatore. La copertina ci mostra quattro facce a rappresentare una identità. Vediamo Primo Carnera e Rocky Marciano, Muhammad Alì (il Più Grande, l'autore aggiunge «forse») e Mike Tyson. A ciascuno il suo.
Il dopo si è cibato di grandi pugili (Holyfield e Lennox Lewis) e imprecisati personaggi: il gigante Valuev, i fratelli Klitschko, il predestinato Joshua, il gitano Tyson Fury e Oleksandr Usyk, planato dal pianeta Ucraina a scompaginare il business. I due oggi si sfidano per scegliere il migliore nella rivincita fra Usyk e Joshua il 20 agosto a Jeddah, Arabia Saudita: un altro segnale del fascino di questi giganti.
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