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Dopo i Giochi ecco la beffa agli Europei. Ganna sbaglia il tempo, ma rilancia

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Dopo i Giochi ecco la beffa agli Europei. Ganna sbaglia il tempo, ma rilancia

Una crono continentale giocata sul filo dei secondi come era logico attendersi. Una crono che sorride per il secondo anno consecutivo allo svizzero Stefen Küng che si è confermato campione d'Europa infliggendo un distacco di sette secondi al nostro Filippo Ganna, campione del mondo in carica, oro con il quartetto azzurro ai Giochi di Tokyo.

24'2985: è questo il tempo fatto segnare dallo svizzero sui 22,4 km del percorso, 54.860 la sua media oraria. Küng è stato capace di guadagnare dieci secondi a Ganna nella seconda parte della prova, visto che era passato con un distacco di 3 secondi dal campione del mondo. Terzo posto per il baby fenomeno belga Remco Evenepoel, mentre il secondo azzurro, Edoardo Affini, ha chiuso in sesta posizione. Ai piedi del podio lo svizzero Bissegger e il tedesco Walscheid mentre Tadej Pogacar, il vincitore di due Tour de France, ha chiuso in dodicesima posizione con un ritardo di 1'21 e dopo essere stato raggiunto e superato in corsa proprio da SuperPippo.

Non è più tempo per Filippo Ganna? Andiamoci cauti. Abbiamo un talento assoluto ed è il caso non solo di gustarcelo, ma di rispettarlo. Il team relay del giorno prima ha tolto energie preziose al gigante di Vignone? Pippo non ci gira tanto intorno e affronta da par suo l'argomento: «Non rimpiango nulla della mia preparazione - spiega Ganna - Non credo che il team relay di martedì mi abbia tolto più di tanto, siamo abituati ad affrontare cronometro nelle corse a tappe dopo giornate di sei ore in sella. E poi martedì ho vinto una maglia di campione europeo e sinceramente sono molto contento. Oggi (ieri per chi legge, ndr) ho vinto una medaglia d'argento in un campionato europeo da aggiungere alla collezione, direi che non c'è da fasciarsi la testa».

È un Pippo Ganna assolutamente sereno e vertical: busto eretto e sguardo fiero. «Al Mondiale manca ancora qualche giorno, i conti si faranno alla fine», dice. Anche se i suoi già tornano alla perfezione, visto che il suo punto cardinale segnava Tokyo come punto d'arrivo e dove ha sfiorato per 2 il podio nella crono individuale e ha centrato l'oro con Lamon, Consonni e Milan nel quartetto su pista.

«Un secondo posto una delusione? No, altrimenti l'ultimo dovrebbe impiccarsi. Il campione del mondo sono ancora io, mi sarebbe piaciuto vincere anche l'Europeo ma non è successo. Resto comunque fiducioso per la prossima settimana», ribadisce.

E dire che la giornata era cominciata per i colori azzurri benissimo, con l'oro conquistato da Vittoria

Guazzini, prima tra le Under 23. La campionessa uscente, la tedesca Hannah Ludwig data per favorita, si è dovuta accontentare del secondo posto a 38 secondi dall'azzurra e davanti a Elena Pirrone, bellissima medaglia di bronzo.

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