Alessandra Infante è stata licenziata dall'Inps: meglio nota come falsa dirigente, la donna aveva percepito per ben 15 anni uno stipendio da funzionaria senza però sostenere alcun concorso, così come previsto dalle legge. Ma è ancora presto per esultare: sì, perché i legali della direttore della sede regionale di Crotone starebbero preparando un ricorso al fine di scongiurare la risoluzione del rapporto di lavoro della loro assistita. Danno erariale ingente per la pubblica amministrazione: si prospetta un danno di circa due milioni di euro. Nel 2011 Maria Teresa Arcuri - funzionaria dell'Istituto - aveva sollevato dubbi su tale situazione, ma ha dovuto fare i conti poi con una sospensione da lavoro e stipendio per 45 giorni. "Per noi le sciagure degli altri non sono vittorie. Per noi la vittoria sarà quando ricostruiranno a mia mamma la carriera penalizzata sia sulle sue funzioni che a livello economico". Si pronuncia così la figlia della Arcuri, che con la collaborazione di Gianpaolo Stanizzi sta seguendo da avvocato il processo della madre.
Inps-Infante, partita ancora aperta
Sandro Cretella, legale della Infante, ha dichiarato: "Il licenziamento non riguarda la procedura concorsuale per il riconoscimento della qualifica dirigenziale, su cui è pendente un giudizio dinnanzi al Tar della Calabria".
Ma da cosa deriva la volontà di presentare un ricorso d'urgenza per evitare il licenziamento? "Dal cambio di orientamento dell’Inps sulla natura giuridica del consorzio da cui è arrivata la mia cliente, del quale viene ora disconosciuta l’assimilazione a un pubblica amministrazione. In sostanza, la natura privata non avrebbe consentito la procedura di mobilità interna verso una pubblica amministrazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.