Il quarto di Coppa Italia con l'Atalanta non è una partita banale, perché è il dentro-o-fuori che in un anno di magra può valere qualche altra notte di gloria, un altro robusto incasso e soprattutto può portarti fino a Riad, anche se la strada resterà lunga per chi sopravviverà alla sfida di stasera. L'Atalanta è in salute piena, è tornata in corsa Champions e viene a Milano convinta di vincere, basta guardare le scelte di Gasperini. L'Inter si è ritrovata seconda in campionato e da sola, quasi per caso, complici le disgrazie altrui, del Milan su tutti.
L'Atalanta stasera e il derby domenica: non bastassero impegni per natura delicati, Inzaghi deve maneggiare con cura estrema il caso Skriniar, sperando che qualcuno lo risolva per lui. E solo stamane, forse addirittura solo nel primo pomeriggio, il tecnico saprà se Skriniar è ancora un suo giocatore, e allora andrebbe in campo, o se invece va subito a Parigi, anticipando di 5 mesi l'accordo già raggiunto col PSG.
L'Inter è in ansia e ha scelto da una settimana: fosse per Marotta, Skriniar partirebbe subito. Servono però due incastri importanti entro stasera alle 20, un'ora prima del fischio di inizio. Il più complicato è trovare un sostituto, e qui l'incrocio può di nuovo essere con l'Atalanta, visto che il giocatore preferito è Demiral. Ma trattare con Percassi non è mai semplice: a Bergamo, la stagione dei saldi non comincia mai. Marotta punta al prestito, magari molto caro, tipo 7/8 milioni, ma senza inserire l'obbligo del riscatto, perché altrimenti l'operazione dovrebbe essere inserita nell'attuale bilancio e l'Inter ora non può permetterselo. Saltasse Demiral, si tornerebbe sui nomi degli ultimi giorni.
L'altro incastro che deve sistemarsi è l'offerta del PSG, che l'Inter spera possa arrivare oltre i 10 milioni. È un braccio di ferro cui stanno lavorando gli intermediari, non dai club, che può risolversi in ogni momento, magari anche nella notte appena trascorsa. L'obiettivo dell'Inter è il male minore: se Skriniar parte subito, il club recupera qualche milione (certo, l'errore resta non averlo fatto in estate) e si evita la certa contestazione in danno del giocatore, che più volte ha anche indossato la fascia di capitano. Lui che sapeva la verità, forse avrebbe fatto meglio a dribblarla, con una giustificazione qualsiasi, tipo quella di lasciarla a Lautaro Martinez, che la indosserà stasera, e che da campione del mondo, e vero leader, ne è degno rappresentante.
Se invece salterà tutto Skriniar avrà 4 mesi abbondanti
per dimostrarsi professionista. Qualcosa di molto simile a quanto accaduto un anno fa al Milan con Kessie, contestato per essersi promesso al Barcellona, ma poi applaudito per l'orgoglio e il rendimento dimostrati in campo.
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