Sette vittorie in nove di partite di campionato, una in tre sfide di Champions. In corsa per lo scudetto in Italia e per la qualificazione agli ottavi della massima competizione europea. Il bilancio della prima Inter di Antonio Conte è senza dubbio positivo e i tifosi nerazzurri hanno tutte le ragioni per essere ottimisti. E sorridere. Ma non basta. Soprattutto al tecnico nerazzurro, apparso piuttosto contrariato nel post-partita della sfida contro il Parma, terminata 2-2. Un brodino, alla luce della possibilità che Skriniar e compagni avevano di scavalcare la Juventus in testa alla classifica. "Un'occasione mancata", l'ha definita Conte, deluso dalla prestazione dei suoi, specie nel primo tempo. "Ma posso dire poco ai ragazzi, è la terza partita che facciamo in 6 giorni e stanno giocando praticamente sempre gli stessi per via di alcuni problemi. Non sono sereno, non sono tranquillo da questo punto di vista", ha spiegato l'ex c.t. della Nazionale. Prima di rivolgere un appello neanche troppo velato alla società: "Giocare ogni tre giorni con gli stessi provoca un dispendio anche nervoso, certo. Ma ora dobbiamo fare di necessità virtù. E anche noi, con la società, dobbiamo fare valutazioni e capire dove si può fare meglio. Un po' preoccupato lo sono".
Non è un mistero che il tecnico nerazzurro stia già guardando al mercato. Nelle ultime settimane, all'Inter sono stati accostati profili importanti: Vidal e Rakitic (Barcellona), Müller (Bayern Monaco). Una necessità, anche alla luce degli infortuni che hanno azzoppato l'Inter. Prima Sanchez (infortunio al tendine peroneo), poi D'Ambrosio (frattura della falange prossimale del quarto dito del piede destro) e Sensi (risentimento muscolare dopo l'elongazione agli adduttori della coscia destra), quindi Vecino (problema muscolare). Un'ecatombe. Che unita alla ristrettezza della rosa nerazzurra ha fatto venire i nodi al pettine. Costringendo Conte a insistere sugli stessi giocatori - salvo un leggero turnover, specialmente in difesa - che hanno finito per esaurire il carburante.
Vedi Brozovic, peggiore in campo nel match di San Siro con due errori, uno di palleggio, l'altro di posizione, costati i due gol parmensi. Brozo, insieme a Barella, Martinez e Handanovic, è l'unico ad avere giocato tutte le partite ufficiali in questo primo scorcio di stagione. Ma a differenza di Barella e Martinez ha saltato solo 19 minuti in Champions League. Per il resto è sempre rimasto in campo. Mostrando sabato una comprensibile stanchezza. Di qui la richiesta di Conte di nuovi acquisti. Diciamo tre.
Partiamo dalla difesa. Godin, abituato a giocare a 4, non si è ancora adattato alla difesa a 3. Mentre il giovane Bastoni non ha convinto. Ecco perché un rinforzo dietro farebbe comodo. In alternativa, un alter ego di Candreva. L'ex centrocampista di Lazio e Nazionale ha 32 anni, sotto la cura Conte è rinato ma prima o poi avrà bisogno di riposo. La sua riserva, Lazaro, non è ancora pronto. Troppo offensivo per curare le due fasi. A centrocampo Rakitic, per qualità ed esperienza, sarebbe l'innesto ideale. Senza dimenticare Vidal, che con le sue doti di inserimento e interdizione potrebbe far crescere Barella. E garantire qualche gol in più. Infine l'attacco. L'infortunio di Sanchez è stato una mazzata per Conte, coraggioso a lanciare il 17enne Esposito.
Il ragazzo è bravo, ma bisogna stare attenti a non mettergli troppa fretta. Ecco perché Müller potrebbe far respirare a turno uno tra Lukaku e Martinez. Conte, di Politano, si fida poco. Il tedesco è ben altra cosa...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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