Inter con l'effetto K Tre colpi in un giorno da "Kuz" a Kovacic

Moratti scatenato: dopo Schelotto, a sorpresa il talentino croato. Colpo Napoli: Rolando dal Porto. Lo Shanghai blocca Drogba

Inter con l'effetto K Tre colpi in un giorno da "Kuz" a Kovacic

Effetto Balo: tifosi nerazzurri gonfi, Moratti sistema la rosa: «Kuzmanovic e Schelotto? Be, noi abbiamo altri problemi, stiamo rispondendo a delle esigenze». Questo al mattino, in serata poi l'annuncio di Mateo Kovacic.

Il presidente sta sistemando i libri e i buchi nell'organico, ma agli interisti frega zero, bella o brutta, è la realtà. Fino a ieri il progetto era l'ultima delle cose, adesso tutti vogliono conoscerlo: Rocchi qui e Livaja all'Atalanta? Il settore giovanile più vincente di sempre e nessuno in prima squadra? Coutinho, Faraoni, Longo...Ma non bisognava puntare su di loro per abbattere gli stipendi?

Non è facile. L'Inter è con la Lazio l'unica squadra italiana in corsa su tutte le gare a cui si è iscritta, ma l'aria che tira non convince, anche Stramaccioni, fino a ieri la rivelazione, adesso finisce con un punto di domanda. Anche se Kovacic è un giocatore chiesto espressamente dal tecnico e Moratti lo ha accontentato mettendo a tacere qualunque voce. Marco Branca se l'è prese tutte, ma riceve direttive da chi sta più in alto, gaffe comprese. E adesso tira fuori le unghie: Kovacic, Kuzmanovic, Schelotto, Modric, Biglia, Laxalt, Bellomo, Icardi e forse torna Longo. Pezze, pensano i tifosi, ma il dg ci sta lavorando sopra, il budget è quello. Zdravko Kuzmanovic, serbo, ex viola, è nerazzurro, era in scadenza, 2 mln allo Stoccarda, stazzato, non è un regista ma gioca in mezzo, ha firmato un quadriennale a 2,2 mln a stagione. Copre l'infortunio di Gabi Mudingayi. C'è anche Ezequiel Schelotto, 3,5 mln all'Atalanta che si prende anche la metà di Livaja valutata 2,5. Questi arrivano subito, come Mateo Kavacic della Dinamo Zagabria, considerato il nuovo Prosinecki, 18 anni, croato ma di Linz, Austria, il vero colpo a sorpresa. C'erano sopra anche i due Manchester e il Chelsea ma l'Inter è arrivata prima. La Dinamo lo valutava 15 mln, Moratti l'ha preso a 11, lavoro sottotraccia di Beppe Bozzo, l'agente di Cassano. Adesso c'è una corsa sfrenata per espletare subito le formalità burocratiche per darlo subito a Stramaccioni. I rumors davano l'altro croato Luka Modric prenotato, ma potrebbe aver già dato il meglio. Il madridista al primo semestre di Liga non è andato forte, Perez l'ha pagato 30mln, non lo regala. L'uruguaiano Diego Laxalt, centrocampista offensivo del Defensor classe '93 è un'idea che costa poco, 2,8 mln, c'è anche la Lazio. L'argentino Lucas Rodrigo Biglia è il regista dell'Andrlecht, ha una clausola rescissoria di 8 mln. Icardi e Bellomo sono movimenti di luglio. Con le cessioni di Sneijder e Coutinho, più gli euro risparmiati dai loro stipendi, l'Inter ha messo via almeno 50 mln, ma era in rosso pesante. Paulinho corregge il tiro sulla sua storia finita male: «C'era l'offerta, ma con la mia famiglia ho preso la decisione di restare al Corinthians. Ho rifiutato i tanti soldi dell'Inter che è un grande club. Luglio? Eventualmente valuterò». L'acquisto di Kovacic ne ridimensiona le attese.

Di storie finite male o mai nate ce n'è abbastanza. Maurito Zarate non ha trovato l'accordo con la Dinamo Kiev, Ronaldo Bianchi ha deciso di restare al Toro, lo Shanghai ha fatto sapere che Didier Drogba può firmare in giro con chi vuole, loro non lo liberano, Ricardo Kakà non va all'Anzhi, Mourinho lo ha convocato per il Clasico contro il Barcellona in Copa del Rey e in casa Milan è tornata la speranza di riportarlo a casa.

Peraltro situazione sempre più tesa a Madrid, a Mou stanno bloccando anche le e-mail. La Juve pensa a Pazzini. Rolando è un colpo del Napoli, sembrava destinato all'Inghilterra, voleva un club ambizioso e un campionato di prestigio, prestito a 600mila euro con diritto di riscatto.

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