Cinque i gol messi a segno ieri nel match con il Genoa (LEGGI QUI), 25 i punti totalizzati fino ad ora e condivisi in classifica con il Napoli. Sono questi i due numeri principali che entusiasmano e non poco tutto l'ambiente dell'Inter, reduce da un momento particolarmente favorevole: sono 7 le vittorie consecutive che la squadra nerazzurra è riuscita ad ottenere. Ma vi sono anche altri numeri che ci aiutano a comprendere la motivazione per cui i ragazzi di mister Spalletti stiano attraversando tale momento di gloria.
Inter, difesa e Spalletti nel segno del 6
Sono solamente 6 i gol subiti da inizio stagione per quanto riguarda la Serie A. E già qui siamo davanti ad un record: primato nei cinque maggiori campionati europei con l'Atletico Madrid.
Nel nostro campionato è ormai risaputa l'esistenza di una proporzionalità indiretta tra gol subiti e vittoria: meno gol subisci, più aumentano le possibilità di occupare le zone alte della classifica. Ma 6 sono anche gli anni da cui l'Inter non segnava 3 gol in una sfida con giocatori differenti (l'episodio più recente è il match terminato 5-0 con il Parma in cui andarono a segno Thiago Motta, Pazzini e Faraoni). E infine c'è il 20, proprio come i giocatori partiti titolari quest'anno. E qui ritorna nuovamente il 6: la scorsa annata, il tecnico ne aveva lanciati 14 (6 in meno, appunto). Segnale di quanto sia gradualmente cresciuta la fiducia da parte di Spalletti nei confronti dei suoi uomini. Numeri che lasciano ben sperare, i quali - se rispettati anche contro il Barcellona - potranno arginare l'armata blaugrana, con Messi che sta cercando di essere convocato.
Nonostante il mercato abbia regalato innesti mirati alle offensive (Nainggolan, Politano, Keita, Lautaro Martinez), non dimentichiamo l'apporto conferito da De Vrij, Asamoah e Vrsaljko: hanno contribuito a solidificare il comparto difensivo nerazzurro, rendondolo il migliore d'Europa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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