«Increduli a commentare questo risultato nelle sue proporzioni - il primo pensiero a caldo di Stramaccioni -. Su un campo difficilissimo i ragazzi hanno fatto bene per 70 minuti. C'erano tanti giovani, una media di 22 anni e mezzo di età a inizio gara, questo è importante per il calcio italiano. Belec era senza voto fino all'86'». Tutto vero, ma Stramaccioni a Kazan voleva la vittoria, invece è arrivata la sconfitta più pesante della stagione. Il Rubin si qualifica al primo posto con una rete nei primi minuti di Karadeniz che approfitta di un pasticcio di Juan Jesus che rischia l'autogol, e una doppietta di Rondon entrato nella ripresa. Imbottita di giovani e già certa della qualificazione alla fase successiva ad eliminazione diretta, l'Inter ha tenuto il campo bene, anche se Ryzhikov non ha mai corso seri pericoli fino all'ingresso al primo della ripresa di Palacio che assieme a Zanetti ha dato un altro passo alla squadra. L'apice al 16' della ripresa con il palo di Palacio, poi la doppietta nei minuti finali di Rondon ha chiuso la partita. Ma a tradire Strama non sono stati i giovani bensì un impalpabile Jonathan, un arruffone Gargano e un Juan Jesus che a inizio gara sembrava un dilettante.
A Mosca non è andata meglio all'Udinese nonostante la presenza di Di Natale: sconfitta 2-0 dall'Anzhi e fuori anche dall'Europa League dopo l'eliminazione nei preliminari di Champions. La partita non è mai sfuggita a Eto'o e compagni, i friulani hanno chiuso sullo 0-0 il primo tempo e sono partiti forte nella ripresa fino all'inserimento di Traorè che ha dato una spinta notevole all'Anzhi: Samba al 27' e tre minuti dopo Eto'o con un dribbling ubriacante in area hanno chiuso gara e speranze friulane.
All'Olimpico emozioni prima del match con il giro di campo dell'ex di turno Paul Gasciogne, tornato a Roma dopo 17 anni ma anche cori antisemiti degli ultras biancocelesti contro il Tottenham («indagherà l'Uefa», così Villas Boas). Niente gol e tante occasioni create dalla Lazio, alla quale è bastato lo 0-0 contro i londinesi, deludenti nell'intero match, per qualificarsi.
Il rigore conquistato e trasformato al 94' da Cavani (6° gol, è capocannoniere di Europa League) ha consentito al Napoli di vincere a Stoccolma nonostante un finale sofferto per l'espulsione di Aronica: gol di Dzemaili, pari di Danielsson e poi il penalty del Matador.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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