Ogni punto sarà decisivo. Di più, lo sarà ogni gol. Fatto, ma anche subito. In Bundesliga, a quattro giornate dalla fine, ogni rete può fare la differenza fra il quarto e il quinto posto. Borussia Moenchengladbach e Bayer Leverkusen (rispettivamente quarta e quinta appunto) hanno gli stessi punti (56), motivo per il quale non è affatto improbabile che la qualificazione alla prossima Champions League venga assegnata in base alla differenza reti, discriminante che in Germania ha la precedenza anche sugli scontri diretti. Anche lì però Gladbach e Leverkusen sono piuttosto vicine, motivo per il quale Yann Sommer, portiere del Borussia, è consapevole che ogni suo intervento può fare la differenza fra la Champions e l'Europa League: «Scendo in campo con la convinzione che le mie parate possano sempre fare la differenza. Per questo ora non mi sento particolarmente sotto pressione». Il portiere svizzero è considerato da tempo uno dei migliori della Bundesliga, tanto da aver soffiato il posto da titolare, in nazionale, a Roman Burki del Dortmund: «Un vero peccato non si giochino gli Europei in estate. Sfidare l'Italia a Roma era un sogno. Ora dovrò aspettare un anno...».
In questi giorni ripartirà il calcio in Italia, per voi riprendere a giocare è stato traumatico?
«Non direi. Io personalmente non ho mai avuto paura del Coronavirus. Bisogna però essere responsabili, stare attenti. Non voglio ammalarmi e contagiare le persone che mi stanno intorno. Ho una moglie, a ottobre è nata mia figlia... Ma con le giuste accortezze si può giocare. Mi attengo a quel che mi dicono le autorità sanitarie e il club. Così mi sento tranquillo e non gioco con qualche strano retropensiero...».
La Germania è stata la prima a riprendere. Come valuta il percorso di ripartenza dell'Italia?
«Non posso metter bocca sul modo in cui le altre nazioni hanno affrontato la crisi. In Germania avevamo meno casi, non è giusto confrontare le due nazioni. E giudicare da lontano è sempre sbagliato».
A quattro giornate dalla fine siete quarti a pari punti con la quinta. Si sente sotto pressione per la corsa alla Champions?
«Competere fino all'ultima giornata per un traguardo così importante è già un bel risultato. Lipsia e Leverkusen sono avversari forti, la corsa sarà emozionante. Ma faremo di tutto per vincerla».
È vero che si è sempre ispirato a Buffon?
«Lui è sempre stato il mio idolo. Ma come si può non ammirarlo? È un portiere completo, che riesce a giocare a livelli mondiali da 20 anni. È speciale. Quando, qualche anno fa, abbiamo affrontato la Juventus in Champions League mi sono scambiato la maglia con lui e ho anche scoperto che è una persona piacevole. È stato gentile, cortese, simpatico... Ho un desiderio che lo riguarda...».
Sarebbe?
«Lui è simpatizzante del Borussia Mönchengladbach, per questo spero che prima o poi possa venire a vedere una nostra partita. Sarebbe bello per tutti. Club, tifosi, e per me».
Agli Europei, spostati al 2021, sarà avversario dell'Italia...
«Sono emozionato. Gli Europei sono una bella vetrina. Sfidare l'Italia, all'Olimpico, in una competizione così importante è molto stimolante.
L'Italia è una delle squadre che ha fatto la storia del calcio. Sarà bello perché ci sarà anche Immobile, che sta lottando per la Scarpa d'Oro. Mi piace tantissimo, sarà un grande avversario. Proprio le sfide che mi piacciono».
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