Jacobs conquista l'oro nei 60 metri ai Mondiali indoor di Belgrado

Il campione olimpico dei 100 metri vince al fotofinish sugli americani Coleman e Bracy. Con 6"41 stabilisce il nuovo record europeo

Jacobs conquista l'oro nei 60 metri ai Mondiali indoor di Belgrado

Marcell Jacobs sa solo vincere. A sette mesi e mezzo da Tokyo 2020, il campione olimpico dei 100 metri conquista anche i Mondiali indoor a Belgrado, dove si impone nella finale dei 60 metri in 6"41 (record europeo), precedendo al fotofinish lo statunitense Christian Coleman. Bronzo per l’altro americano Marvin Bracy.

Nella seconda giornata dei Mondiali indoor di atletica in corso a Belgrado, Marcell Jacobs mette le cose in chiaro, una volta di più: è lui l'uomo più veloce del mondo. Sulla pista della Stark Arena della capitale serba il velocista azzurro si mette al collo un'altra medaglia d'oro, con una nuova prestazione strepitosa. Già in semifinale Jacobs aveva offerto le sensazioni migliori, fermando il cronometro dopo 6 secondi e 45 centesimi, tempo con cui aveva limato il record italiano, che già gli apparteneva.

Nell'ultimo atto, Jacobs esce abbastanza bene dai blocchi e sul lanciato rimonta clamorosamente sui due statunitensi, suoi avversari più accreditati. Proprio al fotofinish, l’azzurro batte Christian Coleman di ritorno da una squalifica per aver ignorato i test antidoping, per soli tre millesimi e rimane sul tetto del mondo, una volta di più. Per l’Italia si tratta della prima medaglia nei mondiali di atletica indoor 2022. Ma c'è di più la vittoria gli consente di stabilire il nuovo record europeo migliorando di appena un centesimo il precedente limite che dal 7 marzo 2009 apparteneva al britannico Dwain Chambers.

Le prime parole

"La magia continua? Magia ma anche duro lavoro. Sono arrivato qua cercando di trovare le migliori condizioni e abbiamo dimostrato ancora una volta di essere i più forti quando conta". Marcell Jacobs commenta così, ai microfoni di Rai Sport, l'oro sui 60 metri ai Mondiali indoor di Belgrado. "Volevo dimostrare che quello che ho fatto alle Olimpiadi non era un caso ma il frutto del duro lavoro di tanti anni - continua - Mi sono messo alla prova su una distanza che non era la mia, dovevo migliorare tanto e sono riuscito a farlo. E ora non vedo l'ora di tornare a fare i 100 metri per continuare a sognare e fare sognare".

Jacobs fatica a trattenere l'emozione: "Ho desiderato

veramente questi momenti. Se dovessi vincere le tre grandi gare di quest'anno (Mondiali indoor, Mondiali ed Europei, ndr) avrei vinto tutto quello che c'è da vincere nell'atletica. E la prima è andata".

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