Milano - Perché la festa cominci stasera, l'Inter deve battere il Milan. «Siamo quasi arrivati in cima e siamo pronti a vedere il panorama», chiosa Inzaghi al confine fra la poesia e la seconda stella. Alla viglia del derby compare anche Zhang. Al mattino in tv, a margine del GP di Formula 1 («Inzaghi è stato un dono per l'Inter, continueremo insieme. Sono fiero della mia squadra, vicinissima allo scudetto») al pomeriggio in videoconferenza, catapultato alla Pinetina via internet, in esclusiva per i giocatori, cui fra gli altri lancia un messaggio preciso: «Se lo scudetto arriverà nel derby, manteniamo i valori del club: sportività e lealtà verso l'avversario». La raccomandazione, insomma, è quella di non vedere, stasera se accade o quando accadrà, nessun giocatore nerazzurro, megafono in mano, scatenato a insultare qualcuno.
Poi i complimenti di rito, soprattutto per quelli che sono al primo scudetto. Per lui è il secondo da presidente (come Fraizzoli), il settimo trofeo in assoluto (come papà Moratti, anche se lì si contano 2 Coppe Campioni). E allora è giusto dare anche a Zhang, che da un anno fa il presidente rigorosamente da remoto, i meriti che ha. Si è coperto di debiti, ma è riuscito a tenere molto alto il livello di competitività del club. Ha scelto i collaboratori giusti e non è un caso se ora definisce Inzaghi un dono o se già da tempo ha allungato il contratto fino al 2027 a Marotta e al resto dello staff. Loro, poi, sono stati bravissimi. Da 3 anni l'Inter chiude il mercato spendendo zero, se non in attivo.
Ovvio che Inzaghi speri che in estate non parta nessuno, non è semplice riuscire ogni volta a rimontare la squadra meglio di quella precedente. Dopo la finale di Istanbul, l'Inter ha cambiato 12 giocatori, il prossimo mercato dovrebbe servire a consolidare la rosa («il club sta lavorando, so che saremo sempre competitivi», spiega Inzaghi, già sicuro di poter aggiungere Zielinski e Taremi al suo gruppo). Per stasera, formazione confermata, con la ThuLa in attacco e Darmian e Acerbi fra i titolari. Ieri Pinetina invasa da migliaia di tifosi, che hanno bloccato la strada di accesso al centro sportivo: ad alcuni giocatori è servita la scorta della polizia per raggiungerlo. Poi l'incontro della squadra con la sua gente prima dell'allenamento.
Zhang non ha ancora formalizzato l'accordo con Pimco, ma è sicuro che lo farà.
Potrebbe essere lo stesso fondo americano, che ora gli presta i 400 milioni con cui chiudere la pendenza di circa 370 aperta con Oaktree, a portare il nuovo socio, che prima o poi è destinato ad arrivare, anche se Zhang a Shangai ha ribadito che non vuole vendere («sono 7 anni che lo dicono»). Ma in realtà, il nuovo prestito è un'importante boccata d'ossigeno per la proprietà cinese, un ponte in attesa della cessione. Nel frattempo, l'Inter continua a vincere e questo è un grande merito.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.