Non c'è pace in casa Lazio, nemmeno a Natale, nemmeno alla cena della società a cui tutti, staff e calciatori, hanno partecipato. E la colpa di chi è? Questa volta di Keita Balde, il talentuoso numero 14 biancoceleste.
Keita e quella fuga durante il discorso di Lotito
L'orologio segna circa le 22.44, la lancetta dei secondi scorre serena mentre Lotito prende la parola e comincia il suo discorso nel locale romano che ospita l'intera società. La rosa è tutta lì, schierata ordinamente, (forse) meglio che in campo. Valori, lo scudetto del 1915, futuro e prospettive di gruppo. Argomenti cardine per la vita in una società sportiva. Tutto sembra andare per il meglio, le parole di Lotito si chiudono con un applauso. Ma non c'è gioia in quelle mani che applaudono. Tutti hanno visto, anche i giornalisti hanno visto e con rigorosa precisione hanno annotato il fattaccio.
Il discorso del presidente Lotito è durato circa 10 minuti. Al settimo minuto però, qualcuno ha lasciato il tavolo, ha lasciato la cena, ha lasciato i compagni. È Keita che si alza infrangendo la tranquillità della sera. Insieme a lui il fratello Tobal, suo accompagnatore per l'occasione. Sfila elegante tra i giornalisti, sale in macchina, sgomma e poi twitta una sua foto con il papillon.
Un gesto di stizza? Uno sgarbo? O niente di tutto ciò. Non si sa. Il suo contratto è ancora in bilico e i trascorsi (turbolenti) del giocatore fanno pensare a uno sgarbo.
La società, secondo quanto riportato da La Repubblica, ha ritenuto quel gesto inopportuno, irrispettoso e forse anche un po' ingenuo. Ma c'è chi dice che avesse avvisato. Quindi c'è la possbilità che sia solo la decisione, sicuramente inopportuna, di un ragazzo. Ma il gesto resta e chissà se Lotito prenderà provvedimenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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