È un Charles Leclerc vero, arrabbiato, dalla famelica voglia di una vittoria sempre più lontana quello che ieri parlando in collegamento radio con il proprio team sbotta prendendosela contro l’amaro destino.
Epiteti rare volte a lui associabili, così sempre garbato e pulito: con il vaso colmo e l’adrenalina a mille, il predestinato campione del mondo fa trasparire il suo lato più umano e combattivo, come già successo in passato a molti blasonati colleghi.
Un’imprecazione che in lingua italiana è traducibile come “Vaffan..lo” più pesante, un inveire non contro il team quanto contro la situazione sempre peggiore in cui la sua gara stava virando.
Leclerc infatti era partito benissimo nel Gran Premio del Belgio ieri, recuperando ben cinque posizioni nel solo primo giro, coprendo oggettivamente con la sua bravura tutti i difetti della sua SF1000. Lo stesso quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel, non a caso, remava nelle retrovie.
Poi il fattaccio: i problemi alla monoposto, i tempi sul giro altissimi e molti colleghi pronti a sfilarlo, impotente spettatore di una débâcle che vanificava tutti i suoi sforzi.
Così il secondo ulteriore pit-stop, reso necessario per ripristinare il circuito pneumatico della Ferrari, lo relegava ancora di più nelle retrovie.
Ecco cosa è successo al pit stop sotto SC di @Charles_Leclerc . Lo avvertono della ricarica dell'aria ma lui non rendendosi conto alla ripartenza che aveva la radio accesa si è lasciato andare ad una giusta scarica di adrenalina #Ferrari #Onboard #BelgianGP #Leclerc #PitStop pic.twitter.com/SQdG7bc67a
— Alex Brunetti (@deadlinex) August 30, 2020
Lo sfogo, in uscita dalla corsia box: un “Vaffa” liberatorio il suo, l’unica arma a salve nell’inadeguatezza del momento. Così, mentre qualcuno l’ha accusato erroneamente di aver attaccato la squadra, pronto il suo tweet di scuse in serata:
Et désolé pour le team radio, j'aurai peut-être dû éteindre la radio après le pit stop
— Charles Leclerc (@Charles_Leclerc) August 30, 2020
Ce n'était pas fait exprès
Il precedente di Alonso
Altro precedente Rosso, in tutti i sensi: torniamo indietro di sette anni, al Cavallino Rampante guidato da Fernando Alonso. Monza 2013, pista di casa, tra pilota e scuderia si è già un po' ai ferri corti.
Il campione asturiano è da sempre peso massimo nelle sue comunicazioni via radio, epiche: durante le qualifiche del Gran Premio d’Italia si qualifica quinto, dopo un diverbio con il muretto per il gioco delle scie con il collega di box Filipe Massa.
Immediata la reazione piccata di Alonso: un furioso “Siete dei geni/scemi” rimasto nel dubbio per anni, con tanto di imbarazzo plateale dell’allora presidente Montezemolo, presente al paddock.
Tornando a oggi, ancora
una volta l’esito della gara a dir poco disastroso ha scatenato il web contro la Ferrari. La speranza, ora come ora, è che il pilota monegasco resista con un mezzo obiettivamente lontanissimo dalle sue possibilità.
Belgio, adesso
— Fotografie Segnanti (@segnanti) August 30, 2020
Charles Leclerc taglia il traguardo. #FotografieSegnanti #30Agosto #ferrari #Leclerc #Formula1 #GPBelgium #spaGP #BelgianGP pic.twitter.com/FSBF86ZlJI
Spa, oggi
— Fotografie Segnanti (@segnanti) August 30, 2020
Le Ferrari di Vettel e Leclerc lottano nelle retrovie. #FotografieSegnanti #30Agosto #ferrari #GPBelgium #Vettel #Leclerc #Formula1 #BelgianGP pic.twitter.com/9te7p9xdai
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