L'eritreo Girmay vince una tappa al Giro e si fa male all'occhio con il tappo dello spumante

Ventidue anni, nato ad Asmara (Eritrea), Biniam Girmay trionfa nella Pescara-Jesi (196 km). In 104 edizioni del Giro è il primo corridore nero africano a vincere una tappa

L'eritreo Girmay vince una tappa al Giro e si fa male all'occhio con il tappo dello spumante

L'eritreo Biniam Girmay Hailu ha vinto in volata la tappa Pescara-Jesi (196 km) del Giro d'Italia. A ventidue anni l'atleta della Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux è il primo corridore nero africano a conquistare una tappa della mitica corsa rosa (nel 1979 ne vinse una il sudafricano Alan Van Heerden).

È stata una volata combattuta fino alla fine quella di Girmay, con Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix) che a pochi metri dal traguardo ha lasciato il trionfo all'eritreo, rendendogli omaggio con il pollice alzato. Al terzo posto l'italiano Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa), che ha battuto in volata il gruppo piazzandosi così sul podio. Bella la prova di Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan), un'altra dopo quella sul Blockhaus. Il campione siciliano si mette luce tentando la fuga a circa 7km dal traguardo e chiudendo al quindicesimo posto. A quattro chilometri dall'arrivo lo scatto di Van der Poel, inseguito da Girmay, poi il gran finale, con l'eritreo che è il primo a tagliare il traguardo.

Biniam Girmay

Dopo il traguardo Girmay è raggiante: "La mia prima vittoria al Giro d'Italia, giornata storica per tutti. La volata con Van der Poel? Stupefacente, abbiamo fatto quasi 400 metri al termine di una giornata così".

Sul podio, durante i festeggiamenti, curioso e sfortunato siparietto: il tappo della bottiglia di spumante, pronta per il brindisi di rito, esce prima del previsto e colpisce l'occhio sinistro del corridore. Qualcuno ride, gustandosi la scena, ma l'atleta sente che qualccosa non va e viene portato all'ospedale di Jesi per i necessari controlli.

Domani il Giro va da Sant'Arcangelo di Romagna (Rimini) a Reggio Emilia: i corridori potranno respirare un po' e Juan Pedro Lopez Perez conserverà ancora un po' l'ambita maglia rosa.

L'omaggio a Scarponi

Il Giro oggi è passato da Filottrano (Ancona), il paese dell'indimenticato Michele Scarponi, che perse la vita durante un allenamento poco più di cinque anni fa.

Nel luogo dell'incidente è stato realizzato un bel murale, proprio nella curva maledetta, sulla Provinciale 362, dove il 22 aprile 2017 Scarponi perse la vita, dopo essere stato investito da un furgone. Il ricordo di Scarponi è ancora vivo in tutti gli amanti del ciclismo e il suo nome viene onorato dalle belle iniziative organizzate dalla fondazione che porta il suo nome.

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