L'Inter di Antonio Conte ha chiuso la stagione con l'ennesima vittoria in campionato, la ventotessima, battendo con un perentorio 5-1 l'Udinese e chiudendo così alla grande una cavalcata esaltante che ha riportato il tricolore sulla sponda nerazzurra del naviglio dopo 11 anni. All'interno dello stadio 1000 tifosi della Beneamata hanno potuto assistere alla partita quasi tennistica, hanno potuto incitare i propri calciatori e festeggiare con i propri beniamini al triplice fischio dell'arbitro. Di Young, Eriksen, Lautaro Martinez, Perisic e Lukaku i gol che hanno deciso la partita in favore dei nerazzurri che chiudono così la stagione con 91 punti, 89 gol segnati (secondo miglior attacco e soli 35 subiti (miglior difesa del torneo.
I 1000 fortunati ad essere presenti allo stadio Meazza hanno anche avuto la possibilità di assistere alla premiazione, in deroga ai decreti, con il capitano Samir Handanovic che ha baciato e poi sollevato al cielo il tanto ambito e meritato premio. Lautaro, Lukaku (visibilmente commosso e in lacrime per il suo primo scudetto conquistato), Conte, il presidente Zhang, Marotta, Zanetti e Oriali: tutti felici e festanti con il trofeo che ha sancito la supremazia nerazzurra in Serie A in questa stagione. Non solo: tutti i calciatori dell'Inter hanno fatto grande festa insieme a compagne, mogli e figli sul prato del Meazza.
La grande festa e la preoccupazione
Ad altri 4500 supporter nerazzurri, invece, è stata data la possibilità di riunirsi fuori dallo stadio con uno spazio di circa 19.000 metri quadrati: a loro il trofeo sarà mostrato dalla Torre 4 dell'impianto, dalla quale si affacceranno tutti i calciatori nerazzurri. Il rischio e la preoccupazione è che in realtà i tifosi siano molti di più di 4500 e che si crei un caos eccessivo ed inevitabilmente assembramenti difficili da controllare con la paura che ci sia un effetto boomerang sui contagi da coronavirus anche se l'obbligo di mascherine è stato ampiamente rispettato.
"Ricordatevi le mascherine e il distanziamento" è ormai da giorni il messaggio che gli organizzatori della festa hanno ripetuto diverse volte. Cori, fumogeni, tamburi e bandiere: è festa grande già dalla mattinata di oggi fuori dallo stadio sono dove sono stati appesi alcuni striscioni con il tricolore e il trofeo dello scudetto. La Curva Nord, inoltre, per l'occasione ha preparato un dirigibile di 15 metri per celebrare il tricolore tanto atteso che mancava dai tempi del triplete nerazzurro. Ora la festa si può ufficilamente scatenare nella speranza che vengano osservate tutte le norme anti-covid.
La festa sul palco
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L'arrivo del pullman nerazzurro
Prima del match contro l'Udinese ecco l'accoglienza dei tanti tifosi dell'Inter fuori dallo stadio:
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La cronaca della partita
L'Inter parte subito forte e passa già in vantaggio all'8' con Lautaro che manda in porta Young che con un tocco sotto batte Musso. I nerazzurri continuano a macinare occasioni da rete e gioco e al 44' Eriksen raddoppia direttamente su calcio di punizione dal liminte dell'area. Nella ripresa l'Inter va vicino ancora al gol con Lautaro ed Eriksen e cala il tris con Lautaro Martinez che batte ancora Musso dagli undici metri (rigore concesso per un fallo di Zeegelar su Hakimi al 55'). Il 4-0 arriva al termine di una grande azione corale con Vecino che rifinisce per Perisic che batte ancora una volta il portiere bianconero. Al 72' i nerazzurri segnano il 5-0 con Lukaku: Sanchez pennella al centro dell'area e colpisce la traversa con la palla che sbatte addosso al belga per la manita. Al 77' Eriksen colpisce la palla di mano e l'arbitro concede il rigore dopo aver rivisto le immagini al Var: dal dischetto Pereyra fa secco Padelli.
Il tabellino
Inter: Handanovic (46' Padelli), D'Ambrosio, Ranocchia, Bastoni, Hakimi (57' Perisic), Sensi (39' Eriksen), Vecino, Gagliardini, Young, Lautaro Martinez (57' Lukaku), Pinamonti (65' Sanchez)
Udinese: Musso, Samir, Rodrigo Becao, Bonifazi; Stryger-Larsen, Zeegelar, Walace, De Paul, Molina; Pereyra, Okaka.
Reti: 8' Young (I), 44' Eriksen (I), 55' Lautaro Martinez (I), 64'Perisic (I), 72' Lukaku (I), 77' Pereyra (U)
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