L'Inter del Triplete è un ricordo lontano Moratti: largo ai giovani

Rinforzi in arrivo per la prossima stagione, ma prima il nuovo progetto. Ed è già toto-allenatore, anche se Ranieri per ora resta. Con l'Olympique Marsiglia Inter beffata alla fine

L'Inter del Triplete è un ricordo lontano Moratti: largo ai giovani

La grande festa di Madrid ormai sembra preistoria. Eppure non sono passati neanche due anni da quella magica serata del 22 maggio 2010, quando l'Inter stese 2-0 il Bayern Monaco e alzò al cielo, dopo 45 anni, la Coppa dei Campioni. Ora per i nerazzurri è notte fonda: fuori dai giochi per il campionato, fuori dalla Coppa Italia e fuori dalla Champions League. E con 40 punti in classifica (con Lazio, Napoli, Udinese e Roma davanti, oltre a Milan e Juventus) il terzo posto sembra ormai fuori dalla portata dei nerazzurri. Anche se Moratti ci spera ancora: "È quasi impossibile ma speriamo di farcela, sarebbe una dimostrazione di carattere da parte della squadra. E' finito un ciclo, lo si dice da tempo. Anche Moratti ora deve rendersene conto".

Per il momento Claudio Ranieri sembra salvo. Nel senso che resterà sulla panchina fino al termine della stagione. E' il presidente stesso che, nonostante la profonda amarezza per l'eliminazione da parte dell'Olympique Marsiglia, fa sapere di non avere intenzione di mandare a casa il tecnico romano: "In una sera come questa - ha detto uscendo dallo stadio dopo la partita - non mi sento di prendere provvedimenti. Non vedo colpe di Ranieri, ma più che altro la fortuna del suo collega francese Deschamps". Poi ha proseguito il suo ragionamento: "Se avessimo perso 4-0 avrei potuto pensare in un’altra maniera, ma avendo preso due gol nel recupero non me la sento di dare un giudizio così negativo. Ranieri non se lo merita".

Il futuro però non aspetta. L'Inter deve voltare pagina e rifondarsi, partendo sui giovani. Ma non solo. Serve anche un nuovo condottiero. E gli uomini del presidente sono già a lavoro per individuare la persona giusta. Chi sarà a guidare la rifondazione? Girano parecchi nomi: Villas Boas, Laurent Blanc... il "sogno" Guardiola. I tifosi pensano ancora a Mourinho, ma è difficile, se non impossibile, che il portoghese accetti il rischio di tornare sul "luogo del delitto". Ci sono anche dei tecnici italiani che piacciono in casa nerazzurra, uno di questi è Mazzarri. A Moratti piace come fa giocare il Napoli.

"Un'idea saggia - ha detto il presidente nella notte - potrebbe essere partire pensando al futuro non in termini immediati, costruendo con una squadra essenzialmente giovane. Il problema è che se dopo tre partite non va tutto bene cominci a pentirti''. E' il dilemma di sempre. Possibile un progetto simile a quello della Roma? "Dipende dalle realistiche ambizioni e abitudini che si vuole avere.

Sarebbe saggio - ha aggiunto il presidente dell’Inter - ricostruire dalle basi con l’idea di non ottenere subito dei risultati importanti e sperando di indovinare tutti gli acquisti".

Rinforzi? Sì, ma prima il progetto

"Oltre alla capacità di giocatori nuovi con più corsa, serve l’esperienza - ha spiegato Moratti -. Parecchi rimarranno, qualcosa di nuovo prenderemo. Dipende dal progetto che si farà con l’allenatore".

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