L'Inter vince il derby d'Italia "avvelenato" contro la Juventus. Si riapre la corsa scudetto

Un rigore di Calhanoglu, intriso in un mare di polemiche, ha permesso all'Inter di vincere il derby d'Italia contro la Juventus. Si riapre la lotta scudetto con i nerazzurri che tagliano fuori i bianconeri dalla lotta

L'Inter vince il derby d'Italia "avvelenato" contro la Juventus. Si riapre la corsa scudetto

L'Inter di Simone Inzaghi rialza la testa, batte per 1-0 la Juventus allo Stadium (non accadeva da quasi 10 anni, novembre 2012 con Andrea Stramaccioni in panchina e l'1-3 finale) e rimane attaccata al treno scudetto portandosi a meno tre da Milan e Napoli, con i rossoneri che giocheranno però lunedì sera in casa contro il Bologna il loro match della 31esima giornata.

A decidere un derby d'Italia tirato e molto nervoso un calcio di rigore realizzato da Hakan Calhanoglu e procurato da Denzel Dumfries (che all'andata causò il rigore che costò i tre punti ai nerazzurri) per fallo di Morata. Dagli undici metri Szczesny ipnotizza il turco e poi sulla carambola la palla entra in rete spinta oltre la linea da un giocatore della Juventus, ma Irrati annulla per un fallo di Calhanoglu su De Ligt che in realtà non avviene.

Il direttore di gara che in precedenza aveva concesso il penalty solo dopo aver consultato l'on-field rewiev (richiamato dal Var Mazzoleni) decide però di far ribattere il rigore per l'ingresso anticipato in area di rigore proprio di Matthijs De Ligt al momento del tiro di Calhanoglu. La decisione di Irrati scontenta la Juventus ma in realtà l'arbitro avrebbe già dovuto convalidare in precedenza l'autorete di un difensore bianconero in quanto non non avviene nessun fallo. A dire il vero, lo stesso De Ligt è il primo ad entrare, anticipatamente, in area di rigore andando a contrastare proprio il turco sulla ribattutta del rigore parato da Szczesny. Nel secondo tempo lamentele dei bianconeri per un fallo di Bastoni su Zakaria avvenuto proprio al limite della linea dell'area di rigore (dopo un silent check, però, Irrati ha deciso di non concedere il rigore lasciando il calcio di punizione).

La Juventus esce battuta dopo aver giocato una grande partita, forse una delle migliori stagionali, mentre per l'Inter questa vittoria "immeritata" può ridare slancio per la lotta scudetto con un chiaro messaggio e segnale a Milan e Napoli. I nerazzurri dopo aver raccolto meno di quanto meritato nel derby di campionato contro i rossoneri, il 5 febbraio, esce oggi dallo Stadium con un bottino pieno che interrompe la striscia di 16 risultati utili consecutivi della Vecchia Signora tagliata fuori dalla lotta scudetto.

L'Inter ha saputo soffrire e dopo un brutto primo tempo si è rialzata nella ripresa rischiando il giusto contro una Juventus davvero bella ma sprecona e sfortunata (palo di Zakaria e traversa di Chiellini) sotto porta. Con questo successo l'Inter sale a quota 63 punti a meno tre da Napoli e Milan ma i rossoneri, come detto in precedenza, giocheranno domani sera contro il Bologna di Mihajlovic. L'Inter, però, ha ancora una partita da dover recuperare, quella del 27 aprile proprio contro i felsinei, e questo tiene aperta più che mai la lotta scudetto che entrata ormai nel vivo e nel suo rush finale. Alla Juventus resta solo la grande delusione dopo una buona prestazione ed esce definitivamente dalla lotta per il titolo.

Il tabellino

Juventus: Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro (72' De Sciglio); Rabiot (84' Arthur), Locatelli (31' Zakaria); Cuadrado (84' Bernardeschi), Dybala, Morata (72' Kean); Vlahovic

Inter: Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Bastoni; Dumfries (Darmian)), Barella, Brozovic (78' Gagliardini), Calhanoglu (78' Vidal), Perisic; Dzeko, Lautaro Martinez (Correa)

Reti: 49' Calhanoglu (I)

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