
Il peso della responsabilità. Nell'Italia che si presenta ad Apeldoorn per gli Europei indoor di atletica al via oggi c'è un colosso che ha più fame degli altri dopo un'Olimpiade deludente. Leonardo Fabbri arriva in Olanda forte di quattro successi nelle ultime 4 gare del peso: il 27enne fiorentino guida la stagione con i 21,95 di Liévin, seguito da un altro azzurro, l'oro in carica Weir (21,76 agli Assoluti). Si può dunque sognare una doppietta.
Il toscano, argento mondiale outdoor, bronzo mondiale indoor e oro europeo a Roma 2024, nonché campione della Diamond League, non è però l'unica carta da medaglia dell'atletica italiana «più forte di sempre», così il presidente federale Stefano Mei. Tra i 37 atleti - 18 donne - ci sono pure i bronzi olimpici Mattia Furlani (lungo) e Andy Diaz (triplo), le medaglie mondiali indoor Lorenzo Simonelli (60hs) e Zaynab Dosso (60) più Larissa Iapichino (lungo).
Leonardo, il suo obiettivo ad Apeldoorn?
«Cancellare i sei nulli della finale di Istanbul di due anni fa e vincere una medaglia europea indoor che mi manca. Poi resterebbe solo quella olimpica da vincere. Abbiamo 4 anni fino a Los Angeles per non avere rimpianti nel futuro».
L'Olanda porta bene.
«Qui ho vinto la mia prima medaglia giovanile a 16 anni: un bronzo agli European Youth Olympic Festival di Utrecht nel 2013».
Dopo le 4 vittorie di fila sente un po' di pressione?
«So di essere ormai tra i favoriti. Ho capito che ci vuole la fame di voler fare ancora un lancio. Ciò che è mancato l'anno scorso ai Giochi, la peggiore gara della mia vita».
Com'è ripartito insieme al suo tecnico Paolo Dal Soglio?
«Non è stato facile dopo Parigi, ma mi servivano delle emozioni per sentire di nuovo la felicità di lanciare. Sto riprendendo molta fiducia e ora viene il bello. In questo inizio di stagione indoor ho avuto belle sensazioni che cercavo da tempo».
Risolti i problemi che le impedivano di lanciare lungo anche nelle indoor?
«Quelli sono rimasti, anche per questo devo controllare tanto i lanci in pedana ed evitare i nulli. Lanciare indoor per me è un'altra cosa rispetto all'aperto. Dopo il 21,85 dell'ultima gara degli Assoluti adesso voglio arrivare ai 22 metri per puntare agli oltre 23 a livello outdoor».
Dal 21 al 23 a Nanchino, in Cina,
anche i Mondiali al coperto.«Farò anche quelli. Non so se verrà pure Crouser (l'americano campione di tutto). So solo che devo lanciare lontano, poi si vedrà. Se qualcuno lancerà più di me, gli farò i complimenti».
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