Con l'Oro ad...dosso

Agli Euroindoor in Olanda l'azzurra regina dei 60 tra resilienza e lacrime: record nazionale e miglior crono 2025. Tre titoli per l'Italia

Con l'Oro ad...dosso
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Non solo saltatori: è una Nazionale anche di grandi velocisti. Ieri l'atletica azzurra ha festeggiato il terzo oro agli Europei indoor di Apeldoorn che ha permesso all'Italia di superare i due titoli di Istanbul 2023. Il merito è di Zaynab Dosso, la nuova regina dei 60 metri. Sono lacrime di felicità quelle di Za, che sprinta in 701 e si prende record italiano e miglior crono dell'anno. Per definire il primo trionfo continentale nella velocità di un'azzurra, la ragazza di origini ivoriane già bronzo mondiale a Glasgow utilizza un termine in voga di questi tempi: resilienza. «Ho sentito Larissa (Iapichino, ndc) che lo ha usato. Io sono una persona molto resiliente. Da quando mi sono trasferita a Roma, Giorgio (coach Frinolli) mi ha sempre detto: vedo in te capacità che non vedo in nessun'altra. E io ora ci credo». Zaynab si risolleva alla grande dopo un'Olimpiade senza sorrisi.

Ieri però avremmo potuto vincere di più. Nel getto del peso, la gara dove aspiravamo a una doppietta con Leo Fabbri e Zane Weir, non andiamo oltre il sesto posto di Nick Ponzio (20,26 m), il meno quotato dei tre. Una giornata amarissima iniziata con l'eliminazione a sorpresa di Fabbri, che nelle qualificazioni non è andato oltre i 19.72 metri, lontanissimo dallo stagionale di 21.95. Rimpianti pure per Zane Weir: il campione europeo uscente finisce ultimo la finale con 19.57, dopo aver lanciato 21.75 nel 2025. E se pensiamo che l'oro va al romeno Toader con 21.27 aumenta il rammarico. Ci sono anche due quarti posti, di Eloisa Coiro e di Catalin Tecuceanu nei due 800.

Attimi di paura durante la finale dei 3000 donne, dove l'atleta di casa Maureen Koster cade, batte la testa e resta svenuta in prima corsia mentre le altre continuano a correre. Portata in barella all'ospedale, l'olandese è cosciente. Per l'Italia la rassegna di Apeldoorn si chiude con 3 ori (Iapichino, Diaz e Dosso), un argento (Furlani) e 2 bronzi (Dallavalle e Sioli).

«Abbiamo dato l'ennesima dimostrazione di quanto il movimento sia compatto così il presidente federale Stefano Mei , andiamo ai Mondiali di Nanchino per fare bene». Il d.t. La Torre guarda già oltre la rassegna in Cina, al via tra due weekend. «I Mondiali all'aperto di Tokyo sono l'obiettivo principale e ci andremo con delle carte in più».

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