L'Inter di Antonio Conte sta andando a corrente alternata sia in campionato che in Champions League. La stagione è appena iniziata con i nerazzurri che al momento non hanno compromesso nulla né in Serie A, né in Europa. La Beneamata, però, non potrà più permettersi di sbagliare per non perdere terreno dalla testa della classifica e per non fallire per l'ennesimo anno la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League.
Il momento è delicato in casa Inter e chi meglio di Luis Suarez poteva commentare la situazione nerazzurra. L'ex fuoriclasse spagnolo, 85 anni compiuti il 2 maggio, è stata una delle colonne portanti dell'Inter del Mago Helenio Herrera con 333 presenze complessive impreziosite da 55 reti ma soprattutto con diversi trofei messi in bacheca tra cui due coppe dei Campioni tra il 1964 e il 1965. In esclusiva per il giornale.it, Suarez ha parlato di Conte, dell'andamento della squadra, delle possibilità di vincere lo scudetto e di andare avanti in Champions e molto altro ancora.
Suarez, le piace questa Inter?
"Mi sembra troppo regolare, scolastica. Non è ancora diventata una grande squadra, ne deve ancora mangiare di panettone (ride; ndr)... La trovo troppo altalenante nel gioco e nei risultati, poi è chiaro che c'è ancora tempo per migliorare e per risalire la china ma ad oggi la vedo in difficoltà".
Conte sta subendo diverse critiche in queste settimane. Lei cosa ne pensa del tecnico leccese?
"Gli allenatori contano quello che contano, quelli che ti fanno vincere e che determinano le partite sono i calciatori. L’allenatore non deve fare danni, dunque meno danni fa più è considerato bravo da tutti: dalla società, dai giocatori stessi, dai media"
Trova dunque che Conte stia facendo danni in questo momento?
"Per ora sì, fa più danni che buone cose per ora... L'Inter non sta facendo bene e se vado a vedere tutti i giocatori che gli hanno comprato tra l'anno scorso e questa sessione di mercato il risultato non è ottimale a mio parere. Da quando è arrivato non è ancora riuscito a trovare la quadra, a creare una squadra di alto livello. Poi chiaro se ci vogliamo accontentare allora è un altro discorso ma l'Inter non può accontentarsi".
Ad oggi è utopia pensare allo scudetto?
"La vedo difficile, ma essendo annata strana, senza il pubblico e con tanti risultati strani da parte di tante squadre allora tutto può succedere. Potrebbe anche vincerlo ovviamente ma non mi sembra la più attrezzata almeno da come ha iniziato l’annata. Una squadra che vuole vincere il campionato non può partire con tutti questi handicap e con questi problemi difensivi. Deve cambiare marcia e trovare la giusta continuità ma deve farlo in breve tempo".
Qualche giocatore la sta deludendo maggiormente?
"Certo. Alcuni sono arrivati e non hanno ancora inciso nonostante una grande esperienza dalla loro parte. Eriksen non si capisce se è lui ad avere qualche problema o se non lo fanno rendere. Poi ci sono Vidal e Kolarov che per ora non hanno reso secondo le aspettative, sono calciatori di esperienza da cui ti aspetti molto e fin da subito, non possono essere aspettati. Finora non hanno apportato valore aggiunto all'Inter e sono stati deludenti".
Chi invece l'ha impressionata maggiormente?
"I due attaccanti sono strepitosi. Lautaro deve trovare continuità mentre Lukaku è forte e sempre decisivo. Poi a centrocampo c'è Barella che è giovane ma ha tutto per diventare un grandissimo giocatore. Sa fare tutto e lo fa davvero bene. Non se la tira, è un bravo ragazzo, serio, un gran lavoratore e in campo infatti si vede perché rende bene"
L'Inter ce la può fare a passare il turno in Champions?
"Penso sia molto dura però visto che i risultati sono anche qui molto strani spero che l’Inter sia così strana da vincere le ultime tre (ride; ndr). La situazione è delicata ma si può rimediare e se lo farà in questo mese ee mezzo vorrà dire che la squadra avrà tirato fuori orgoglio e anima che poi potrà servire anche per avere slancio in campionato. Comunque resta tutto incerto, difficile fare previsioni".
L'Inter non perdeve una derby in campionato da quasi cinque anni, cosa ne pensa di quella partita?
"Il derby purtroppo non l'ho visto perché è capitato lo stesso giorno che giocava il Barcellona e io seguo le partite dei blaugrana come opinionista. Ho sentito che non meritava di perdere ma l'ha fatto, anche altre partite non meritava di pareggiarle e le ha pareggiate. Ora va bene tutto ma iniziano ad essere un po' troppe le partite dove non si merita di perdere o pareggiare ma poi non si vince. Bisogna cambiare marcia".
Secondo lei Conte finirà la stagione all'Inter?
"Non lo so perché ha delle strane reazioni, cambia sempre umore: un giorno è arrabbiato, un altro è contento, non si capisce. Dipende da lui, l’anno scorso mi sembrava che non volesse rimanere poi il tutto è cambiato dopo quell'incontro ma lui è diverso rispetto al passato. Poi è chiaro che non è facile commentare dall'esterno ma non mi pare che lui stia vivendo una situazione normale. Spero che resti fino alla fine perché vorrà dire che l'Inter ha fatto una buona stagione, cosa che mi auguro ovviamente".
A fine anno, comunque andrà, lo cambierebbe o continuerebbe con lui?
"Io andrei avanti con lui ma bisognerà anche capire cosa vorrà fare lui. Se la società ha preparato un ciclo con lui è poi inutile cambiarlo alle prime difficoltà.
Molte volte pagano sempre gli allenatori perché è più facile e logico cambiare tecnico quando le cose non vanno bene rispetto ai calciatori. Però anche i giocatori si devono assumere le proprie responsabilità, alzare il livello di rendimento per riportare in alto l'Inter. Non può essere sempre colpa degli allenatori"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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