Maledizione quota 100 Sergej e i gioielli dispersi

Da Milinkovic e Belotti a Chiesa: valutazioni super, rendimento giù. Col rimpianto dei patron

Maledizione quota 100 Sergej e i gioielli dispersi

In questi giorni si parla tanto di quota 100 e di pensioni. Ma c'è un'altra quota 100 che sta quasi diventando una maledizione nel calcio italiano, perché sta portando alcuni talenti, se non proprio in pensione (termine eccessivo in questo caso), ad essere comunque irriconoscibili. Giocatori, insomma, che dopo una stagione da protagonisti vengono valutati fino a 100 milioni, ma poi, nel momento in cui dovrebbero confermare quanto fatto di buono, si perdono.

Basti pensare a Milinkovic-Savic, potenziale campione della Lazio. Peccato però che il serbo, dopo un'annata devastante (12 gol e 4 assist in Serie A), sia oggi una grande delusione. SMS infatti sembra un lontano parente del giocatore visto un anno fa, capace di trascinare i biancocelesti con colpi da fuoriclasse vero. Di mezzo il Mondiale e soprattutto la valutazione fatta da Lotito, che per il suo gioiello chiedeva almeno 100 milioni. Il presidente laziale sperava che il Mondiale potesse essere la vetrina ideale, ma qualcosa evidentemente è andato storto, perché non solo in Russia ha fallito, ma anche in campionato Sergej non è più riuscito a giocare sui ritmi di un anno fa. In sei mesi la sua posizione si è capovolta o meglio, dimezzata: il suo valore è di soli 50 milioni e da beniamino è diventato bersaglio di aspre critiche da parte dei propri tifosi. Che sia un problema di crescita o di pressione, Sergej è chiamato al riscatto. Per lui, per Inzaghi e per Lotito, che ora ci penserà due volte prima di rifiutare certe offerte.

La stessa lezione l'avrà imparata anche Cairo, che ha vissuto un'esperienza molto simile con Belotti. Il Gallo due anni fa fece una stagione clamorosa, segnando 26 gol e finendo sul taccuino di top club europei. «Se si presenta un club estero e mette 100 milioni sul tavolo, Belotti lascia il Toro» diceva Cairo più di un anno fa, ma adesso le cose sono decisamente cambiate e l'editore potrebbe accontentarsi di una cifra ben più bassa. Un calo di prezzo proporzionale al calo delle prestazioni e soprattutto dei gol realizzati. Dopo l'exploit 2016/17, infatti, Belotti ha segnato solo 15 gol in una stagione e mezza, perdendo addirittura la maglia della Nazionale. Da futuro dell'attacco azzurro a non convocato: il Gallo deve presto tornare a cantare.

La quota 100 sta avendo un cattivo effetto anche su un altro talento made in Italy, Federico Chiesa, che non sta di certo passando un gran periodo di forma. Doveva essere il suo anno, invece il figlio d'arte non sta mantenendo le premesse iniziali: troppe prove insufficienti per un giocatore del suo potenziale e che alcuni valutano 100 milioni. Inoltre, sebbene sia il giocatore che dribbla di più in Italia, è anche quello che va più volte al tiro senza però quasi mai segnare: solo due gol su 61 tiri totali.

Nonostante abbia un grande futuro davanti, il rischio di perdersi c'è: Federico deve trovare la giusta tranquillità per esprimersi al meglio, solo così potrà fare ciò che tutti si aspettano da lui. Ovvio, maledizione 100 permettendo.

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