Roberto Mancini alla ricerca della sua vecchia Italia. In casa azzurra è tutto pronto per la gara di Nations League contro l'Inghilterra, in programma venerdì sera allo stadio Meazza.
"L'entusiasmo c'è sempre, soprattutto in vista di una partita così bella - ha spiegato il ct azzurro durante la conferenza stampa a Coverciano alla vigilia della partita -. In palio ci sono punti importanti per un gruppo apertissimo, l'entusiasmo c'è per forza". Poi una precisazione sull'impegno necessario per vestire la maglia azzurra: "I giocatori devono sentire la voglia di venire in Nazionale e starci anche in situazioni non semplici. Non è che si può venire in Nazionale o non venire a seconda del momento. Bisogna esserci sempre".
Una gara da vincere per rilanciare le ambizioni della squadra e conquistare il primo posto del girone di Nations League che garantirebbe il pass alle Final Four del prossimo giugno. Di sicuro il modo migliore per archiviare la delusione della mancata qualificazione a Qatar 2022. "Andare alla fase finale di Nations League ci darebbe un pò di gioia visto che ci sarà da soffrire fino alla fine di dicembre. Visto che domani sarà una partita dura servirà lo spirito di squadra, bisognerà giocare bene".
E a chi gli ha chiesto se si sentisse di fare un appello al pubblico di San Siro affinché non fischi, come già avvenuto nella fase finale di Nations League dell'anno scorso, Gigio Donnarumma, Mancini ha risposto: "Penso che il calcio sia emozione e purtroppo a volte un tifoso fischia perché magari si è sentito tradito dal suo idolo, credo che questo ci possa anche stare, ma è chiaro che essendoci la Nazionale di mezzo, se si potesse non fischiare e aiutare la squadra sarebbe meglio".
Bonucci e i fischi: persone senza cervello
Meno morbido sulla questione fischi in conferenza stampa è stato Leonardo Bonucci, finito nel mirino dei tifosi della Juventus per il deludente avvio di stagione."Ingratitudine? Se fossero stati gli ultimi tempi mi sarei sorpreso... Ma è tutta la carriera così, non mi spaventa nulla - ha spiegato -. Ho vissuto nella vita momenti peggiori, non mi spaventa ormai più nulla".
Sull'eventualità che a San Siro ci siano dei fischi. "Chi fischia un giocatore della nazionale italiana per me è una persona senza cervello, in quel momento il giocatore rappresenta tutta la Nazione e anche chi sta fischiando - ha aggiunto -.
Non vedo perché debba essere fischiato Donnarumma che ha solo fatto una scelta, non è stato il primo a essere fischiato e non sarà l'ultimo. Dobbiamo crescere dal punto di vista culturale, domani ci aspettiamo un San Siro carico".Segui già la nuova pagina Sport de ilGiornale.it?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.