Dura poco più di mezz'ora il sogno dei tremila bergamaschi arrivati fino a Manchester: dopo un'avvio persino esaltante dell'Atalanta, sale in cattedra il Manchester City che dilaga dall'alto di una superiorità tecnico-tattica netta e implacabile. Evidente la differenza, anche di personalità ed esperienza, tra le due squadre, nonostante i nerazzurri - puniti da un punteggio che non lascia equivoci - siano riusciti, almeno a tratti, ad esprimere il loro solito calcio. Anche al cospetto di una delle candidate più accreditate alla vittoria della Champions League.
All'Etihad stadium si affrontano due squadre in emergenza difensiva. Non solo l'Atalanta, ma anche il City è costretto ad affidarsi ad una linea di retroguardia inedita. Che rivela tutte le sue difficoltà in apertura di gara, puntualmente infilzata dalle triangolazioni nerazzurre. Dopo una manciata di minuti Ilicic viene smarcato solo in area, ma lo sloveno sbaglia il più facile dei controlli. Quindi, su iniziativa sulla sinistra di Castagne, Gosens di testa manda alto.
L'Atalanta parte spavalda, nient'affatto intimorita al cospetto dei campioni d'Inghilterra. Ma quando il City alza il baricentro, è subito pericolo. Nel giro di 60 secondi Aguero spaventa la difesa bergamasca. Prima il suo diagonale dal limite viene deviato in angolo da Gollini con l'ultima falange della mano destra. Quindi è l'attaccante argentino che grazia l'Atalanta, calciando alle stelle da due passi. Nel momento di maggiore difficoltà, però, ecco che arriva inatteso il vantaggio dei ragazzi di Gasperini. In uno dei rari guizzi della sua serata tutt'altro che positiva, Ilicic cerca e trova il rigore (fallo di Fernandinho), che Malikovskiy trasforma con freddezza. Ma l'Atalanta non ha tempo neppure per illudersi che, già prima dell'intervallo, si trova sotto nel punteggio. Aguero si infila tra le maglie, piuttosto larghe, della difesa atalantina, e ristabilisce la parità. Quindi, per un inutile fallo di Masiello su Sterling, Aguero firma la decima rete stagionale.
Una punizione severissima, nel ribaltamento di fronte subito dopo aver sprecato una buona occasione con Castagne. Nell'intervallo Gasperini rimescola le carte, giocandosi la carta Muriel, lasciato in panchina nonostante i due gol alla Lazio. Ma l'Atalanta appare frastornata, incapace di fronteggiare le accelerazioni, sempre più asfissianti, dei Citizens. Sale in cattedra Sterling che mette a segno una tripletta in appena 12 minuti di gioco.
Il primo gol arriva al termine di un'irresistibile sgroppata sulla sinistra di De Bruyne: Foden scarica per Sterling che ipoteca i tre punti. Quindi conclude al meglio due vertiginosi contropiedi, che ipotecano gli ottavi del City, spingendo l'Atalanta (già tre sconfitte in altrettante gare e undici gol al passivo) di fatto fuori dall'Europa più prestigiosa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.