Toto Wolff non è uno che racconta barzellette. Qualche balla sì, ma barzellette no. Eppure quando il numero uno della Mercedes, intervistato dall'austriaca Orf ha detto: «Vettel in Mercedes? Ovviamente un pilota tedesco su una macchina tedesca è una bella storia a livello di marketing», in tanti sono scoppiati a ridere. Perché mister Wolff è più credibile quando racconta che il virus lo ha reso un uomo migliore. «In queste settimane ho trovato tempo per riflettere, di passare tempo con i figli, con mia moglie Suzie. Per me sono nuove esperienze. Da 25 anni non sono mai stato in un posto per più di 2 settimane. È accaduto solo in vacanza. Per cui tutto questo è stato qualcosa di nuovo e credo che abbia cambiato la nostra vita in meglio. Fare meno telefonate, meno meeting, lavorare meno è qualcosa che mi ha reso un essere umano migliore».
Eppure sul tema Vettel, Toto non si è fermato. «È un peccato che si chiuda questa era. Sebastian è un grande pilota, ha una grande personalità, un valore aggiunto per qualsiasi team di Formula Uno. Guardando al futuro, la priorità è restare legati ai nostri attuali piloti ma ovviamente non possiamo ignorare questo sviluppo. Siamo esclusivamente concentrati sulla vittoria, Sebastian è davvero bravo, toccherà a lui decidere se vuole ritirarsi o unirsi a un'altra squadra. Ci sono ancora delle soluzioni interessanti». Facile tessere le lodi di Vettel se si ha in casa Hamilton che lo batte da due anni. D'altra parte non poteva certo dire male dell'avversario battuto: è una vecchia tattica quello di parlar bene di chi hai stracciato per prenderti ancora qualche merito in più. In questo Toto è sempre stato bravissimo. Non si vede però perché chi ha in casa Hamilton e sotto mano uno dei giovani più promettenti come George Russell e il pur sempre fedelissimo Bottas dovrebbe andare a prendersi Vettel. L'unico motivo potrebbe essere farsi portare i segreti dei motori Ferrari, ma un pilota più di tanto non può aiutare nello sviluppo di un motore.
Alla fine Toto ammette: «Stiamo vedendo cosa fare con George Russell e poi c'è la variante Vettel. Ma questo non è in cima alla nostra agenda al momento, prima vogliamo concentrarci sul nostro team». L'unica motivazione potrebbe essere di marketing, ma la Mercedes è più interessata ad altri mercati rispetto a quello tedesco. Se dovesse decidere il marketing ingaggerebbe un pilota cinese.
Wolff dice così tanto per alimentare un po' di polemica anti Ferrari in Germania, casa di Seb. E poi rendere onore a un rivale battuto, è sempre un bel gesto. E Toto è uno che sa stare al mondo.
Fino a che non racconta la verità: «È una situazione un po' difficile da gestire se hai ancora un pilota in scuderia, mentre l'anno successivo sarà in una squadra avversaria». Un po' di pressione alla Ferrari. Questo è un gioco che prova sempre. E spesso gli riesce pure.
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