L'emergenza coronavirus, purtroppo, è ben presto diventato un problema a livello mondiale con Diego Armando Maradona che in questi giorni ha cercato di stare vicino a modo suo all'Italia, uno dei paesi più colpiti da questa pandemia. L'ex Pibe de Oro dalla sua pagina di Instagram ha voluto mandare un messaggio d'affetto a quella che è stata la sua casa per ben sette anni: "Ho vissuto a Napoli 7 anni. Lì vive parte della mia famiglia, molta gente che mi vuole bene e a cui io voglio bene. L'Italia è parte della mia vita e perciò voglio mandare il mio messaggio di sostegno in questo momento difficile".
Il messggio dell'ex attaccante del Barcellona e campione del mondo con l'Argentina nel 1986 ha poi continuato augurandosi che anche in Argentina si comportino come in Italia:"Da voi tutti hanno capito quanto sia importante rimanere a casa. Spero che in Argentina tutti risponderemo in tempo. Alcuni fanno ironia, ma la verità è che sabato scorso qui in Argentina nessuno parlava di pandemia. Spero che tutti riusciremo a superare questo momento nel miglior modo possibile. Sia lì, che qui. È difficile educare un Paese in 15 minuti, ma possiamo riuscirci con l'educazione, l'obbedienza e il rispetto. Buona fortuna a tutti!", il tutto accompagnati dagli hastag che stanno impazzando in questi giorni #iorestoacasa, #distantimauniti e #andràtuttobene.
El Pibe in isolamento
L'attuale allenatore del Gimnasia La Plata è stato costretto a separarsi dai suoi calciatori per motivi di salute. Secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo, il medico sociale della squadra argentina Flavio Tunessi ha spiegato: "Con Maradona stiamo prendendo decisione preventive. È isolato in un edificio, può stare solamente al piano terra, visto che fa parte del gruppo di rischio”. Maradona nel corso degli anni ha avuto qualche problema di troppo a livello di salute e il pericolo che contragga il covid-19 è da scongiurare dato che è considerato un soggetto a rischio.
Il medico del Gimnasia La Plata ha poi affrontato il dilemma: giocare e o fermarsi dato che in Argentina i campionati non sono ancora stati sospesi e per ora si andrà verso le porte chiuse: "Noi medici delle squadre di Superliga abbiamo
suggerito alle autorità di sospendere sia le partite che gli allenamenti. Come dottori, siamo responsabili della situazione e anche prima che si verifichi un caso sappiamo quello che si dovrebbe fare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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