La stagione MotoGP si conclude a Barcellona questo fine settimana, rush finale per l'assegnazione del titolo iridato nella classe regina. Nel duello tutto in casa Ducati fra il leader Jorge Martin e il campione in carica Pecco Bagnaia (nella foto), il favorito è sicuramente lo spagnolo. Con 24 punti di vantaggio quando ne restano in palio 37, Martin avrà già l'occasione di chiudere i giochi già domani. Per la differenza di vittorie nella gara lunga alla domenica (10 di Bagnaia contro le 3 di Martin), allo spagnolo non basterebbe guadagnare 25 punti (in caso di parità di punteggio, vincerebbe Pecco per il numero di gare vinte) e dovrà guadagnarne almeno due nella Sprint per laurearsi campione il sabato.
Dal canto suo, Pecco avrà bisogno di un miracolo. Dieci gran premi in una sola stagione li hanno vinti piloti del calibro di Giacomo Agostini, Valentino Rossi, Mick Doohan, Casey Stoner e Marc Marquez, ma per il piemontese questo primato potrebbe non essere sufficiente per il terzo sigillo nella classe regina. «Colpa» delle troppe cadute, ma anche del calendario MotoGP che con l'introduzione della Sprint ha condizionato la stagione al piemontese che si è dovuto scontrare con Martinator, re della gara del sabato. «Attaccherò e cercherò di vincere entrambe le gare, poi quello che succederà succederà. Anche se Jorge dovesse rallentare un po' è difficile che possa finire fuori dal podio - ha commentato Bagnaia -. Per me è una situazione più difficile, Jorge farà un weekend sulla difensiva».
Martin si è distinto per la costanza, che alla fine paga come la velocità e l'esperienza e ora professa calma.
Una parola che contrasta con l'immagine tutta cuore, istinto e passione di Martinator, che dopo la bruciante sconfitta del 2023 nella finale a Valencia, si è affidato a un mental coach. «Un privilegio sfidare Bagnaia per il titolo mondiale. Ho fiducia in me stesso, negli ultimi giorni mi sono passati tanti pensieri per la testa, ma ora si torna in pista», così lo spagnolo.
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