«Frattesi è un bravo professionista, non ha chiesto la cessione. In questo mercato possono arrivare delle richieste e, se qualcuno manifesta di cambiare, dobbiamo ascoltarlo». Firmato Beppe Marotta. Le parole del presidente nerazzurro, però, non chiudono affatto la telenovela riguardante il centrocampista interista. Anzi, rappresentano solamente un episodio di quello che potrebbe essere definito un romanzo a puntate. Il numero 16, infatti, è scontento per essere diventato l'ultima opzione di Inzaghi e reclama più spazio. Tanto da aver digerito male le poche gare da titolare concesse dal tecnico piacentino. Al tempo stesso va detto che è pure difficile schierarlo dal primo minuto, lasciando in panchina uno tra Barella, Calhanoglu e Mkhitharyan. Ieri, però, a Venezia dall'inizio gli sono stati preferiti Zielinski e Asllani per sostituire la mezzala armena e il regista turco. Il segnale di come Frattesi resti un panchinaro seppur di lusso. Ruolo sgradito al centrocampista romano, che da giorni flirta con la Roma, che lo corteggia con insistenza. Per straparlo all'Inter servono 40-45 milioni. Forse troppi per i giallorossi, che lavorano a un prestito oneroso con obbligo di riscatto e vorrebbero inserire Bryan Cristante, che ormai è un esubero. Previsti in settimana contatti per capire se l'affare potrà realizzarsi.
Capitolo Donnarumma: l'Inter al momento non ha avviato negoziazioni per il portiere della Nazionale, ma è alla finestra. Se Gigio dovesse rompere definitivamente col Paris e il suo contratto (in scadenza nel 2026) non dovesse essere rinnovato, Ausilio potrebbe provarci. A patto però che l'ex Milan sia disposto a rivisitare i propri emolumenti: l'attuale ingaggio da 12 milioni a stagione è fuori dai parametri di Oaktree.
Prende quota in casa Napoli la pista Garnacho (Manchester United) per rimpiazzare Kvaratskhelia destinato a volare al PSG; mentre la Juve è in chiusura per il terzino destro Alberto Costa (Vitoria Guimaraes): operazione da 10 milioni.
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