Riunione d'urgenza. La crisi del Barcellona tiene banco, tanto che Leo Messi ieri ha deciso di interrompere le proprie vacanze sui Pirenei per incontrare a casa propria Ronald Koeman, nuovo tecnico blaugrana. Il Barça, dopo anni di dominio assoluto, ha chiuso la stagione senza titoli e con la clamorosa e fragorosa sconfitta con il Bayern in Champions (8-2...). Ora il club ha bisogno di rifondare, di ripartire, di ricostruire. Vuole farlo con Messi che però, a Koeman, ha fatto capire di sentire il bisogno di cambiare aria.
E per la prima volta Messi ha parlato apertamente di un possibile addio perché si sente «più fuori che dentro» rispetto al nuovo Barcellona che sta nascendo. Insomma non «vedrebbe chiaro il suo futuro nel club, ma è consapevole che non sarebbe facile andar via vista la sua situazione contrattuale». Ma le tante, troppe, polemiche degli scorsi mesi (non ultima quella pubblica con Abidal in seguito all'esonero di Valverde) lo hanno segnato, scoraggiato, allontanato. Lo strappo ora è difficile da ricucire, indipendentemente da eventuali adeguamenti di contratto che alla Pulce, al momento, interessano poco. Messi ha però un altro anno di contratto col Barcellona, ne è consapevole e dovrà probabilmente andare al braccio di ferro con Bartomeu, poco incline a passare alla storia come il presidente che lo ha venduto. E sarebbe stata spostata da maggio a fine agosto la possibilità di abbassare la clausola da 700 milioni di euro.
Victor Font, candidato alle elezioni presidenziali, ha ammesso: «Penso che ci sia un rischio latente e mi fa venire gli incubi». Wagner Ribeiro, procuratore di Neymar, ha poi girato il coltello nella piaga, affermando che «ad oggi è più facile per Messi andare al Psg che per Neymar tornare al Barcellona. Non si può in nessun modo dubitare del potere economico del Psg».
E insieme al club francese alla finestra c'è anche il Manchester City, ma sta lavorando sotto traccia pure l'Inter di Suning. E se Parigi può contare sull'amicizia di Neymar e gli inglesi sul feeling con Guardiola, a Milano i nerazzurri possono schierare la colonia argentina dal vicepresidente Zanetti a Lautaro Martinez, che Messi avrebbe voluto al Barcellona.
Ora potrebbe essere la Pulce a fare il percorso al contrario e raggiungere il Toro sui Navigli. Intanto Benzema fa sognare i tifosi della Juve: l'argentino ha postato un video in cui si allena e usa un pallone griffato Juventus.
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