Milan, c'è Leao aspettando Ibra e Giroud

I numeri positivi e le giocate del portoghese nascondono l'assenza dei "9"

Milan, c'è Leao aspettando Ibra e Giroud

Guardare dietro i numeri. Per il Milan che arriva fresco fresco dal 5° successo su 6 con 12 gol fatti e appena 3 subiti, c'è una contabilità che denuncia un attivo inconfutabile ma copre una difficoltà nascosta abilmente dalle imprese balistiche di Diaz e Rebic che fanno dimenticare le assenze di Giroud e Ibrahimovic, i due terminali di un attacco pensato e allestito con l'intento di riparare parzialmente alle probabili assenze di Zlatan a causa dei suoi acciacchi e dei suoi anni. Lo svedese è alla prese con l'infiammazione al tendine d'Achille, il francese sconta i postumi di una settimana di sosta forzata per via del covid. «Dopo la sosta saremo tutti al completo» è la dichiarazione con la quale Stefano Pioli è in grado di cancellare dallo scenario rossonero le nuvole che si addensano sui prossimi due appuntamenti, domani la Champions e il ritorno a San Siro con l'Atletico Madrid, domenica la sfida con l'Atalanta, terzo esame per le ambizioni da scudetto.

A La Spezia, Giroud è apparso con le gomme sgonfie. Ha addirittura propiziato un feroce contropiede sul finire del primo tempo che ha consentito ai liguri di sfiorare il vantaggio. Sostituito, con l'ingresso del nuovo Leao, splendido eversore, il Milan ha cambiato marcia. Il francese però è un tipo tosto, molto tosto. Non ha perso né la fiducia nei propri mezzi e nemmeno quella fede nella possibilità di tornare al comando dell'attacco rossonero. Con i media francesi Oliviero, come lo chiamano a Milanello, risulta molto didascalico. Per esempio a proposito della probabile concorrenza con Ibra ha segnalato: «Zlatan è un monumento. Si aspettano che ci togliamo di mezzo. Spero di metterci più di lui. Questo significherà che ci sarà tra noi una certa competizione e che entrambi ci stiamo risollevando».

Anche sul futuro immediato e prossimo, Giroud ha le convinzioni dei guerrieri collaudati alla concorrenza e alle sfide impegnative. «Spero che si possa giocare per lo scudetto, abbiamo le qualità e i giovani, perciò è un obiettivo chiaro e preciso».

Va tutto bene se non ci fosse il particolare che nelle due sfide recenti con Venezia e Spezia, nei primi tempi, il Milan ha realizzato 0 tiri in porta. E questo deve preoccupare. Impossibile far finta di niente. Perciò c'è bisogno che il francese recuperi il meglio della sua salute e che Ibra torni quello di un torneo fa.

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