Marco Giampaolo doveva vincere per tenersi stretta la panchina del Milan e nella sua Genova i suoi ragazzi non l'hanno tradito. I rossoneri, infatti, hanno vinto per 2-1 in rimonta contro il Genoa di Aurelio Andreazzoli andati in vantaggio con Schone ma grazie alla papera di Pepe Reina, in campo al posto di Donnarumma infortunato. I cambi nella ripresa con Paquetà e Rafael Leao in campo hanno cambiato la partita con Theo Hernandez che l'ha pareggiata con un gol d'astuzia e con Kessie che ha realizzato il rigore guadagnato dall'ottimo Leao per il fallo di mano di Biraschi, poi espulso. Ora la classifica dei rossoneri, parzialmente, torna a sorridere con 9 punti in cascina e con il morale sollevato in vista della ripresa dopo la sosta per le nazionali.
Giampaolo al termine del match è parso tirato ma soddisfatto per la terza vittoria in campionato della sua squadra che interrompe così l'emorragia di tre sconfitte: "La pressione era tanta ed eravamo finiti sott'acqua nel primo tempo. Avevo chiesto dal punto di vista caratteriale la migliore gara della loro vita e hanno messo tutto. La squadra però deve essere più lucida, esprimere un calcio più libero. Se ora siamo sereni? No, non possiamo esserlo mai".
L'ex tecnico della Sampdoria ha poi continuato: "Sono abbastanza freddo durante le partite. Ero poco convinto ci fosse fallo, ma Reina ha talmente tanta personalità che avevo fiducia in lui, che si riscattasse parando il rigore. All'intervallo eravamo sotto e volevo che nella ripresa la squadra uscisse a testa alta, senza sanguinare davanti agli squali".
Giampaolo ha poi fatto i complimenti a Leao senza affossare Piatek, che non riesce a segnare e a rendersi pericoloso in questo avvio di stagione: "Sono attaccato ad entrambi. Hanno caratteristiche diverse perché so che il Milan ha bisogno di entrambi. Non butto via nessuno, anzi devo tenere tutti vivi i miei giocatori ed è il mio obiettivo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.