Milan, scusate il ritardo

Il Milan di Pioli chiede scusa per il ritardo. In ritardo di tre mesi colma la lacuna di un successo in viaggio dopo il precedente col Genoa datato 7 ottobre 2023

Milan, scusate il ritardo
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Il Milan di Pioli chiede scusa per il ritardo. In ritardo di tre mesi colma la lacuna di un successo in viaggio dopo il precedente col Genoa datato 7 ottobre 2023. Sempre in ritardo, addirittura da Cagliari (27 settembre), Loftus Cheek rimette piede, quello giusto, il piattone destro, nel tabellino dei marcatori per inaugurare il successo largo e ampio, mai messo in discussione dall'Empoli a cui mancano gli artigli per la salvezza. I rossoneri al terzo tentativo (dopo i precedenti 2 a 0 a Lecce e Napoli) di fila non si fanno raggiungere dopo l'intervallo e anzi, nel finale, allungano con il tris del debuttante Chaka Traorè che meriterebbe un capitolo a parte (arrivato in Italia a 11 anni sotto falso nome, Cissè; ndr). Alla fine il Milan chiude l'andata a quota 39, più 7 rispetto al quinto posto della Fiorentina e meno 9 dall'Inter capolista: inevitabili i rimpianti per quei 4 punti persi in Puglia e a Napoli. Sempre in ritardo c'è quest'ultima striscia promettente: nelle ultime 6 sono 5 i successi e un pareggio. Eppure i guai e i tormenti non sono certo finiti e non per l'uscita di Florenzi dopo 35': il romano, conoscitore profondo dei propri muscoli, alza la mano e si defila appena sente l'affaticamento all'adduttore, tranquillizzando staff e medico. Pensa alla sfida con la Roma.

L'emergenza, in difesa, continua infatti nonostante il ritorno di Gabbia dalla Spagna e l'acquisto di Terracciano dal Verona, basti pensare al quartetto che chiude la gara davanti a Maignan: davanti a lui ci sono Jimenez a destra e Bartesaghi a sinistra, Gabbia e Theo Hernandez centrali. Una difesa baby: lo spagnolo è il più interessante rispetto all'altro sodale italiano. E se l'assortimento primavera può bastare per mettere il bavaglio a Capuano e soci, resta complicato immaginare una tenuta stagna contro Atalanta e Lukaku-Dybala, prossimi rivali a San Siro. La scelta di Pioli, in proposito, sembra ormai fatta: a Theo centrale, per ora, non vuole rinunciare anche perché un difensore di piede sinistro capace di avviare l'azione non l'ha mai avuto (Tomori è destro naturale). Per questo motivo serve un altro rinforzo con Moncada che continua a seguire Lilian Brassier del Brest, classe 1999 e avverte i turchi («senza offerta adeguata Krunic non parte!»). Ad aprire le danze provvedono in tre: lancio visionario di Reijnders per Leao, scatto e palla a centro area per Loftus Cheek. Andreazzoli, che è il tecnico dell'Empoli, a fine partita fa i complimenti per questa trama al collega Pioli.

Poi il Milan raddoppia su rigore per il mani di Maleh che manda lo stesso Andreazzoli su tutte le furie («è una schifezza, toccato con i polpastrelli!»): con Irrati davanti al video, dopo le polemiche del giorno prima, impossibile far passare quella deviazione sul pallonetto di Loftus Cheek. Dal dischetto Giroud colma l'ultima lacuna dopo l'errore, fatale, contro il Borussia in Champions.

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