
È il Campo Ranieri III, ma sembra il Foro Italico. Il Principato ha assunto dei connotati italici ieri nei match degli ottavi di finale del primo Masters1000 sulla terra rossa. Mattone tritato che obbliga i tennisti a giocare meno di istinto e a mettere nello scambio raziocinio e variazioni. E così la sfida tra Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini ha rappresentato un confronto di stili: da un lato l'estro e la creatività del toscano e dall'altro la potenza e la capacità di leggere il momento del romano. Entrambi reduci da un terzo turno di rimonta e sofferenza hanno fatto appello a quel che c'era nel serbatoio. Nella prima frazione è stato evidente quanto di energie ne avesse maggiormente Musetti. Più intenso il carrarino nello sviluppo geometrico del suo gioco, rimbeccato più volte da coach Simone Tartarini a tenere una posizione più avanzata sul campo. Scambi prettamente da fondo e decisamente più solido Lorenzo con soli 5 errori non forzati, rispetto ai 22 del romano. Fermo sulle gambe Matteo, non in grado di arrivare col tempo giusto sulla palla e incapace di mettere a segno dei colpi per lui alla portata. Il 6-3 in favore di Musetti è stato la logica conseguenza. Lo spartito non è cambiato nel secondo parziale. Berrettini è rimasto un po' a quei 48 colpi dello scambio spaccagambe contro Alexander Zverev. Difficoltà negli spostamenti per il classe '96 nostrano e facile è stato per Lorenzo mettere la freccia e replicare col medesimo score (6-3), archiviando la pratica e conquistando per la terza volta in carriera i quarti di finale in un Masters1000. Per Berrettini anche un problema al piede destro e la richiesta del Medical Time Out al termine del settimo game del secondo set.
Un epilogo amaro per 29enne tricolore che avrebbe preferito chiudere diversamente la sua avventura sul rosso monegasco. «È probabilmente la vittoria più importante della mia stagione. C'erano tante difficoltà, tra cui affrontare un amico e un compagno di squadra come Berrettini. Abbiamo giocato su un campo speciale sia per me che per Matteo: entrambi viviamo qui, il pubblico era 50 e 50. È stata una delle sfide più difficili della mia stagione, ma sono felice», ha dichiarato a caldo il toscano. Un successo che gli ha permesso di raggiungere il n.14 della classifica mondiale. Spetterà, quindi, a Musetti tenere alto il vessillo italico quest'oggi e affrontare Stefanos Tsitsipas per conquistare per la prima volta il penultimo atto in questo torneo.
Una sfida complessa, visto lo storico (5-0 in favore del greco nei precedenti) e il feeling dell'ellenico su questi campi (tre volte vincitore). Da annotare la facile vittoria di Carlos Alcaraz, favorito numero uno per la conquista del titolo monegasco, contro il tedesco Altmaier e oggi l'incrocio interessante col francese Fils.
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