MotoGP, Andrea Iannone sospeso in attesa di giudizio

Doccia fredda per il pilota Aprilia: nessun verdetto definitivo, per ora solo la conferma della sospensione. Riuscirà a prendere il via del campionato 2020?

MotoGP, Andrea Iannone sospeso in attesa di giudizio

Andrea Iannone nel limbo: confermata la sospensione dalle competizioni in attesa del giudizio definitivo oggi non pronunciato.

La Commissione disciplinare della FIM composta da tre membri, doveva valutare il motivo per cui nelle sue urine erano stati rintracciati 1,15 nanogrammi/ml di drostanolone, uno steroide anabolizzante androgeno di natura esogena, inserito nell’elenco 1.1a delle sostanze proibite dalla Wada.

Nessuna decisione da parte della Corte, che ha diramato in serata, quasi 7 ore dopo aver ascoltato il pilota di Vasto, il seguente comunicato:

A seguito di un test antidoping di routine effettuato in occasione del round del FIM Grand Prix World Championship tenutosi a Sepang, in Malesia il 3 novembre 2019, Andrea Iannone è risultato positivo per una sostanza vietata dalla WADA ed è ora provvisoriamente sospeso dal 17 dicembre 2019. Andrea Iannone ha richiesto l'analisi del suo campione B, confermando anche il risultato dell'analisi del campione A. L'audizione dell'International Disciplinary Court (CDI) si è svolta oggi presso la sede della FIM alla presenza di una giuria di tre giudici del CDI in cui il sig. Iannone ha avuto l'opportunità di presentare il suo caso. Il procedimento è ancora in corso fino a quando non verrà presa una decisione dalla CDI. Il sig. Andrea Iannone rimane temporaneamente sospeso fino ad allora e gli è quindi vietato di partecipare a qualsiasi competizione di motociclismo o attività correlate fino a nuovo avviso. Ai sensi del Codice mondiale antidoping e del Codice antidoping FIM, la FIM non è in grado di fornire ulteriori informazioni al momento.

Ora Iannone partirà per la Malesia in modo da raggiungere la scuderia per i primi test invernali pur non potendovi prendere parte: lo shakedown della nuova RS-GP nel mentre è stato portato a termine da Bradley Smith, Lorenzo Salvadori e Aleix Espargarò. Massimo Rivola, ex Ferrari Driver Academy e CEO Aprilia, ha confermato la massima fiducia nel suo pilota.

Dei tester della scuderia italiana, Espargarò in particolare ha ben figurato: si è piazzato sul gradino intermedio del podio virtuale, distanziando di un secondo la Yamaha del risorto Jorge Lorenzo.

Il maiorchino è salito nuovamente in sella alla sua Yamaha dopo il travagliato anno di Honda: nel frattempo sembrerebbe che Jorge possa partecipare a tre gran premi della MotoGP come wildcard durante questo 2020.

Uno smacco non da poco per la Honda, che non ha posto clausole in tal senso al campione spagnolo durante la rescissione del precedente contratto. Tutto questo fomenta i mormori, che vedono nell’abbandono di Jorge una più facile scappatoia dalla Honda, più di una reale intenzione o necessità di lasciare la serie massima.

Infine, ironia della sorte o autoironia, il pilota di Vasto aveva organizzato una festa di compleanno a sorpresa alla fidanzata Giulia De Lellis in un locale di Milano dal nome quantomeno equivoco: Doping Club.

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