Mou il muto e "papà" Pioli. Si alza tra Roma e Milano un ponte da Champions

Special One zitto. Stefano invece coccola i suoi ragazzi: "Sono figli". Obiettivo 4° posto

Mou il muto e "papà" Pioli. Si alza tra Roma e Milano un ponte da Champions

Weekend di ponte del Primo Maggio per chi se lo può permettere, naturalmente. Molti è facile che lo trascorrano sulla Milano-Roma, come del resto le quattro squadre di queste due città, che si scontrano tra di loro in un doppio confronto dal sapore europeo. Dalla seconda alla sesta tutti dentro, Juventus esclusa, a cominciare da Roma e Milan, che stasera si affrontano all'Olimpico per quello che a tutti gli effetti è uno spareggio per il quarto posto. Giallorossi e rossoneri sono infatti appaiati con 56 punti, la squadra di Pioli in realtà davanti per questione di differenza-reti. Domani poi l'incrocio meneghino-capitolino si completa con il matinée di San Siro tra Inter e Lazio, con Simone Inzaghi che vorrebbe dimenticare la sberla rimediata all'andata all'Olimpico, un 3-1 che assomigliò molto a una lezione di calcio rifilatagli da Maurizio Sarri.

Le danze le apre Roma-Milan. All'andata fu la partita che fece detonare la crisi in casa del Diavolo, una vittoria comoda 2-0 sfumata nel giro di cinque minuti per via delle stilettate di Ibanez e Abraham conseguenza di palle inattive: pareggio d'oro per la Roma e inizio del gennaio da incubo per il Milan, culminato con il doppio derby perso contro l'Inter (Supercoppa e campionato) e l'imbarazzante 2-5 di San Siro con il Sassuolo. All'epoca si parlò addirittura di esonero di Pioli e invece il tecnico di Parma è ancora lì, bello saldo in panchina a coccolare la sua squadra e la stella Leao. «Sono ragazzi molto fortunati, ma pur sempre ragazzi di 20 anni, con tutte le problematiche di quell'età. Sono un po' tutti figli miei: trascorro con loro buona parte della giornata e anche quando sono a casa penso a loro. Parlo con tutti i ragazzi», rivela Pioli, «ma diciamo che Rafa è il giocatore che è stato più tempo nel mio ufficio e il legame è un po' più forte». La simbiosi con la squadra sarà decisiva in queste settimane con le semifinali di Champions League da disputare, anche qui con il doppio derby: «Contro la Roma è uno scontro diretto che vale doppio - ha spiegato Pioli alla vigilia -. Abbiamo rivisto la gara dell'andata, conosciamo bene le loro caratteristiche e occorre fare attenzione alle palle inattive perché il 40 per cento dei loro gol passano da lì». Per quanto riguarda la formazione è recuperato Giroud, mentre non saranno della contesa Ibrahimovic, alle prese col guaio al polpaccio rimediato nel prepartita contro il Lecce, Pobega e l'ex di turno Florenzi. Se sarà turnover sarà piuttosto leggero.

Dal canto suo invece José Mourinho, elogiato da Pioli: «Ha portato mentalità e intensità», ancora una volta in campionato ci ha negato il suo verbo restando in silenzio alla vigilia, consapevole di giocarsi buona parte del campionato e dei sogni-Champions in questo scontro diretto.

Difesa da inventare per lo Special One, tra infortuni e squalifiche, e col 3-1 rimediato lunedì a Bergamo che brucia ancora. Anche perché tra i giocatori in dubbio per la Roma c'è pure Dybala, il cui contributo fin qua per i giallorossi è stato fondamentale. E servono le stelle per far brillare il Cupolone o la Madonnina.

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