Mudryk al Chelsea e i soldi per la guerra

Il destino, si fa per dire, ha voluto che il russo Roman Abramovich abbia dovuto cedere il Chelsea all'americano Todd Boehly

Mudryk al Chelsea e i soldi per la guerra

Il destino, si fa per dire, ha voluto che il russo Roman Abramovich abbia dovuto cedere il Chelsea all'americano Todd Boehly. Costui ha prelevato dallo Shakhtar Donetsk il giovane Mychajlo Mudryk (nella foto), di anni ventidue, pagandolo 100 milioni di euro. Il presidente del club ucraino ha annunciato che 23 milioni saranno destinati ai soldati e alle famiglie ucraine che stanno soffrendo la tragedia dell'invasione russa. Abramovich non avrebbe potuto mai, l'oligarca, vicino a Putin, si era visto bloccare tutti i beni ma, soprattutto, non avrebbe mai potuto foraggiare un club ucraino, un paese invaso dai suoi stessi compatrioti russi. Il Chelsea yankee ha provveduto involontariamente e Rinat Akhmetov, presidente del club di Donetsk, ha spiegato che il denaro sarà utilizzato per coprire le esigenze e le richieste di forniture mediche, tra queste, protesi e supporto psicologico. Per garantire la trasparenza della distribuzione del denaro sarà in funzione in team indipendente. Verrà anche giocata alla Donbass Arena un amichevole tra lo Shakhtar e il Chelsea. Il calcio mercato può dunque essere una fonte di sostegno e di aiuto per le vittime della guerra, la decisione di Akhemetov potrebbe creare un meraviglioso precedente di beneficenza non soltanto per gli eventi bellici ma per tutte quelle situazioni di emergenza sociale, di necessità di intervento urgente nelle situazioni di emergenza sanitaria o di eventi naturali atmosferici con conseguenze drammatiche sulla popolazione.

Il mondo del football si muove tra cifre stratosferiche e privilegi fiscali senza precedenti, l'azione del presidente Rinat Akhmetov dovrebbe essere un segnale per ridimensionare un sistema egoistico che, spesso, non ha alcun rapporto con la realtà che lo circonda.

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