«Certo che la programmazione è strana, per non dire altro...». Tra le varie stranezze made in France di queste Olimpiadi, le parole di Lorenzo Musetti (foto) raccontano il suo viaggio folle per essere in campo 18 ore dopo aver finito la finale di Umago. Per fortuna è andato tutto bene: ha vinto 6-1, 6-4 con Monfils nonostante il tifo becero dei tifosi francesi. «Mi hanno accolto con i fischi - ha detto dopo aver chiuso l'incontro -, alla fine mi è venuto di indicare loro il nostro tricolore». In attesa del doppio con Darderi (battuto in singolare da Tommy Paul) è stata comunque una domenica più azzurra che rosa: hanno infatti perso la Cocciaretto (reduce da una polmonite) dalla Shnaider, la Bronzetti dalla Vekic e la Errani (ripescata all'ultimo in singolare) vittima di uno 0-6, 0-6 dalla cinese Zheng. «Il mio gioco non le dà fastidio - ha spiegato -: a meno che non sbagli lei io non ho le armi per farle punto. Ma ho l'obiettivo della medaglia in doppio con Jasmine», ovvero la Paolini unica donna rimasta in singolare. Alla fine, insomma, oltre a Musetti sorridono Lorenzo Arnaldi (in due set su Fils) e Andrea Vavassori, che ha sconfitto in tre lo spagnolo Martinez prima di tuffarsi nei doppi con Bolelli (ieri sera contro Granollers-Carreño Busta) ed Errani. A proposito del sostituto di Sinner, si è espresso anche Novak Djokovic, giudicando come un'altra stranezza il regolamento olimpico: «Non capisco perché a Berrettini sia stato impedito di sostituire Jannik: nel tennis ci sono regole assurde».
Non è invece strano che troverà al secondo turno Rafa Nadal, arrivato al super match seppur acciaccato e battendo Fucsovics in tre set: «Contro di lui è sempre una finale», ha detto Nole. Ma stavolta sarà una finale squilibrata.
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