Si fa in fretta a dire il più grande. Perché ha ragione Rafa Nadal, reduce dalla straordinaria impresa degli Australian Open, quando dice di voler essere «quello che vincerà di più, quello che vincerà più Slam. Per essere il più grande tra i grandi». Il tennis e la straordinaria contemporaneità di tre campioni stratosferici come lo spagnolo, Novak Djokovic e Roger Federer, permettono di godere in diretta una sfida che di solito si fa tra giganti di epoche diverse. Tre campioni che si inseguono a suon di Slam, dopo aver demolito ogni confronto con il passato. Anche perché il tennis consente di fare questa classifica, di valutare i suoi campioni confrontando i major vinti, che restano immutabili nel tempo dall'Ottocento ad oggi. I 21 Slam di Nadal sembrano appartenere ad un altro pianeta se solo li confrontiamo con il vecchio record di Roy Emerson (12) che sembrava inavvicinabile ed è durato dal '77 al '99, quando apparve Pete Sampras e sembrò segnare un limite invalicabile con i suoi 14 tornei. Eppure il regno di Sampras durò addirittura la metà di quello di Emerson, perché solo dieci anni dopo venne surclassato da Roger Federer che eguagliò l'americano nel 2009 e arrivò addirittura a 20 trionfi nel '18 facendo credere di essere un fenomeno inarrivabile. E invece... Invece ci arrivarono prima Nadal (nel '20) e poi Djokovic (nel '21). E adesso Rafa ha staccato ancora gli altri in una volata che sembra infinita.
Nadal il più grande tennista di sempre dunque? Certamente quello che ha vinto di più, che poi come spiega lui stesso è la cosa che gli interessa e che conta di più. Anche se l'impresa che resta comunque inavvicinabile nel tennis è sempre quella di Rod Laver, che ha fatto il grande slam addirittura due volte. Cosa mai più riuscita a nessuno dal '69 ad oggi e solo sfiorata (per ultimo proprio da Djokovic un anno fa). E quel fascino del grande slam di Laver sembra avere sempre qualcosa di magico che manca ai tre fenomeni di oggi.
D'altra parte è l'eterno gioco della caccia al più grande, che si rincorre in ogni sport, perché Maradona è megli'e Pelé, ma poi nessuno ha vinto tanti mondiali come O Rei e tutti i sondaggi e le classifiche del calciatore o dell'atleta più grande del XX secolo hanno sempre anteposto il brasiliano all'argentino. Certo, negli sport individuali è più facile trovare il campionissimo. Perché nessuno ha fatto tre volte la doppietta 100-200 alle Olimpiadi e ai Mondiali come Usain Bolt. E nessuno nel ciclismo ha vinto come Eddy Merckx (5 Tour, 5 Giri, 3 Mondiali, 7 Sanremo, 5 Liegi, 3 Roubaix tanto per gradire) e nessuno può rubargli il trono. Perché nessuno nel nuoto ha vinto come Michael Phelps (23 medaglie d'oro olimpiche e 26 mondiali) o nessuno nelle moto come Giacomo Agostini con i suoi 15 titoli mondiali. Ma in F1 l'inarrivabile Michael Schumacher è stato raggiunto da Lewis Hamilton a 7 titoli e solo il pasticcio di Abu Dhabi ha impedito il sorpasso. Ma Hamilton è l'unico ad aver vinto più di 100 GP...
Così come nello sci Marcel Hirscher ha staccato tutti con 8 coppe del mondo, ma le 86 vittorie di Stenmark non le ha avvicinate nemmeno lui.Insomma, anche con i conti e le classifiche alla mano è sempre difficile stabilire chi sia il più grande di ogni sport. Solo uno non ha mai avuto dubbi: Muhammad Alì.
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