L'era degli allenamenti di Spalletti ct azzurro si apre con una novità: al lunedì nessuna defezione. I 29 convocati del tecnico sono regolarmente in campo: persino Barella uscito in anticipo dalla sfida tra Inter-Fiorentina per un piccolo acciacco e Zaniolo, arrivato in ritardo dall'Inghilterra per un problema di voli (l'ex romanista gioca ora all'Aston Villa) effettuano le prime prove tattiche sul campo centrale di Coverciano.
Tutti intorno al tecnico per un breve discorso del ct, improntato sullo spirito con cui affrontare i giorni in azzurro, poi il via alle prove tattiche che registrano la curiosità di un quadrato disegnato all'altezza del cerchio di centrocampo. Una sorta di «gabbia» moderna, quindi aperta, dove poter analizzare i giusti movimenti dela squadra e migliorarli. Il numeroso staff di Spalletti si divide in più parti: lavoro con i portieri del preparatore Savorani (l'unico impiegato è il laziale Provedel) dietro il campo principale, dove si trova Spalletti insieme ai suoi vice Baldini e Domenichini, che fa ruotare di tutti i giocstori a disposizione per svolgeree test di costruzione e attacco tra gruppi contrapposti (uno con il 4-2-3-1, l'altro con il 4-3-3, gli altri a bordo campo.
Baldini poi si sposterà sul campo secondario con l'assistente tecnico Russo e sei elementi, tutti difensori, che avevano giocato gli anticipi di A (i laziali Casale e Romagnoli, l'atalantino Scalvini, i romanisti Mancini e Spinazzola e il napoletano Di Lorenzo). Con altri 12, tra centrocampisti e attaccanti, il ct prova invece i movimenti tra le sagome: il play lo fa Cristante, al momento in ballottaggio con Locatelli per una maglia da titolare (erano i nomi che Spalletti aveva citato in conferenza stampa sabato, parlando delle alternative possibili che evidentemente portano anche alla scelta dei difensori centrali).
Durerà circa due ore l'allenamento che ha aperto il ritiro che condurrà ai due importanti impegni per le qualificazioni europee in Macedonia (sabato 9) e a San Siro con l'Ucraina (martedì 12).
E a proposito del paese martoriato dalla guerra, ieri hanno assistito all'allenamento una ventina di bambini figli di rifugiati ucraini in Italia e al termine Spalletti si è fermato a parlare con loro. Una delegazione più ampia sarà anche ospite della Figc sugli spalti di Milano per la partita della prossima settimana.
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