"Nessuno interveniva". Così l'allenatrice ha salvato la Alvarez

Parla Andrea Fuentes, l'allenatrice che si è buttata in piscina e ha salvato Anita Alvarez: "Quando l'ho soccorsa aveva la mascella serrata e non respirava"

"Nessuno interveniva". Così l'allenatrice ha salvato la Alvarez

La vera protagonista di mercoledì 22 giugno ai Mondiali di nuoto è stata lei, l'allenatrice spagnola della squadra americana di sincronizzato. È per merito di Andrea Fuentes, infatti, se la giornata di gare alla Szechy pool non si è trasformata in un dramma.

La paura è stata tanta, durante la prova del singolo libero nel sincronizzato, quando la statunitense Anita Alvarez ha perso i sensi finendo a fondo vasca. Momenti drammatici che hanno preso tutti di sprovvista se è vero che nessuno tra i bagnini o il personale medico e paramedico stava intervenendo. La più pronta di tutte è stata proprio l'allenatrice, che senza pensarci troppo si è buttata in acqua: "Ho visto che invece di risalire stava scendendo e ho pensato 'qui sta succedendo qualcosa di strano'. Così mi sono buttata perché i bagnini non lo stavano facendo" ha raccontato a Marca Andrea Fuentes. In questo modo l'allenatrice le ha letteralmente salvato la vita.

Per fortuna quando ha risollevato Anita, aiutata anche da un ausiliario, si è accorta che non stava respirando:"È stato davvero un grande spavento. Quando sono riuscita a prenderla in braccio, la sua mascella era serrata così forte che non respirava. Lì mi sono davvero spaventata. Ha continuato a non respirare per almeno due minuti. Ora comunque si è ripresa a sta bene". Non è la prima volta che la Alvarez è vittima di un malore simile. Aveva già perso i sensi l'estate scorsa durante il singolo di qualificazione olimpica. Lo conferma Andrea:"Sì, un anno fa le è successo, ma non così gravemente. Comunque alla fine siamo riusciti a rianimarla e tutto è andato bene".

Fuentes 39 anni catalana, adesso allenatrice della squadra Usa, ex sincronetta vincitrice di due argenti olimpici a Pechino 2008 e di un argento e un bronzo a Londra 2012 che ne fanno la spagnola più titolata del sincronizzato, in un post su Instagram ha sdrammatizzato:"L'esercizio di Anita è stata la sua migliore performance di sempre, ha spinto verso i suoi limiti e li ha trovati... (segue faccina sorridente, ndr)".

Poi ancora una rassicurazione: "Anita sta bene, lo hanno detto anche i medici. Sono cose che succedono anche in altri sport: ciclismo, maratona, atletica... alcuni non arrivano al traguardo, alcuni lo fanno a fatica o svengono. Anche il nostro sport è molto difficile. Ma ora è il momento di riposare e recuperare".

Dopo altri esami per capire cosa le sia successo, è in

programma una giornata (quella di oggi) di assoluto riposo e poi il tentativo domani, venerdì, di gareggiare nella prova libera a squadre. Sperando che l'episodio resti soltanto un brutto ricordo.

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