La finalissima di Champions League del 2016 non sarà la partita d'addio allo Stadio San Siro di Milano. L'idea di uno stadio di proprietà sia per Milan che per Inter è circolata negli ultimi giorni con insistenza. Secondo le fonti, la famiglia Berlusconi da un lato e il nuovo patron dell'Inter Erick Thohir dall'altro, stavano pensando a nuove e tecnologiche arene di proprietà da costruirsi nell'area dell'Expo. Ma dopo un'analisi dei costi dell'investimento, è arrivato il netto dietrofront da entrambe le dirigenze.
Il derby tra le due squadre milanesi continuerà quindi a giocarsi a San Siro, con buona pace di quei tifosi che già sognavano una realtà da sentire propria e, soprattutto, da non condividere con gli odiati cugini. Luci a San Siro ancora accese per un bel pezzo e, se dal canto suo Thohir non aveva mai fatto mistero di essere contrario alla costruzione di un nuovo stadio, vista la delicatezza dell'investimento, sul fronte rossonero la più delusa è apparsa Barbara Berlusconi. La figlia del Cavaliere, infatti, si era più volte espressa a favore di un Milan Stadium da realizzarsi nella Milano che sarà all'indomani di Expo 2015, ma il regime di spending review instaurato da Berlusconi e Galliani ha portato gli orizzonti societari su binari più sicuri. Milan e Inter, dunque, ancora a San Siro insieme, per la felicità del Comune di Milano che non fa mistero di preferire questo stato di fatto. Intanto, in attesa dello spettacolo planetario della finale di Champions 2016, Berlusconi e Thohir si sono incontrati a cena a Macherio. Teatro di questo speciale derby la sala di Villa Belvedere, di proprietà del Presidente rossonero.
Il triumvirato composto da Silvio Berlusconi, dalla figlia Barbara e da Adriano Galliani da un lato e il Presidente dell'Inter dall'altro, hanno preso accordi sui lavori di adeguamento e rimodernamento da fare, per preparare lo Stadio Meazza ad ospitare la partita clou della stagione di Champions 2016. Le due dirigenze si sono trovate d'accordo sulla necessità di rimodernare gli sky box situati all'altezza del primo anello arancione e di rimodernare, in generale, tutta l'area hospitality, bar e ristorazione. Maggior cura degli spazi di rappresentanza destinati agli sponsor, quindi, ma anche rifacimento dei servizi igienici dell'intero stadio e ampliamento dell'area museale. Da Berlusconi, da sempre attento allo show business, è arrivata poi la proposta di introdurre momenti di intrattenimento prima della partita e durante l'intervallo. Il più accorto investitore indonesiano, invece, ha suggerito la proposta quasi shock di un intervento strutturale deciso su San Siro, per abolire l'intero terzo anello e portare la capienza complessiva a 56 mila spettatori.
Al momento del dolce, entrambe i vertici di Milan e Inter si sono ritenuti soddisfatti di questo primo incontro, al quale seguiranno altri, per decidere le regole della pacifica convivenza nello storico stadio milanese.
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