Il più antico club d'Italia nelle mani di un romeno. Per Natale, il Genoa si regala un nuovo socio di maggioranza, Dan Sucu, presidente della Confindustria romena e ora titolare del 77% di quote del Grifone, dopo aver sottoscritto per intero l'aumento di capitale. La richiesta di aumento approvata nell'assemblea degli azionisti lo scorso sabato aveva il 15 gennaio come termine ultimo, ma si è dovuto attendere solo una manciata di ore per il colpo di scena. Che tale, in realtà, forse non è. Visto che a fronte di una perdita 38,8 milioni di euro a bilancio, era stato richiesto un aumento di 40 milioni senza opzione per i soci. Quindi con destinatari esclusivi solo componenti esterni, proprio come Sucu. Un'operazione che per certi versi ricorda anche il diritto d'opzione di Ferrero nei giorni in cui Manfredi prese poi le redini della Sampdoria.
Che ci fossero trattative avviate, tra i caruggi se ne parlava da tempo, sebbene l'identikit del nuovo uomo forte corrispondeva a un imprenditore europeo non conosciuto nel calcio. Il calcio, invece, Sucu lo conosce eccome.
Dal 2022 è presidente del Rapid, terzo club rumeno per blasone dietro a Steaua e Dinamo, per il quale ha avviato un ampio investimento in academy. Da collezionista di automobili e moto, possiede vetture appartenute ad Al Capone, Sammy Davis Jr e Elton John e leggenda vuole che una casa su 4 in Romania (terra di legname, oltre che di tradizione calcistica) sia arredata con i suoi mobili griffati Mobexpert.
Classe 1963, controlla anche il quotidiano economico Ziarul Financiar e ha stretti legami d'affari con l'ex tennista e banchiere Ian Tiriac, primo rumeno nella classifica Forbes degli uomini più ricchi al mondo. Partito dalla Transilvania, terra di Dracula, per giocarsi anche l'Olimpiade di Sopporo da hockeista e mettere al mondo 33 figli, di cui solo 3 riconosciuti.
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