Il nuovo logo del Leeds fa arrabbiare tutti

In vista del centenario dello storico club inglese, la società rifà il simbolo: "Sei mesi di lavoro, 10mila persone ascoltate". Ma il risultato non piace proprio a nessuno

Il nuovo logo del Leeds fa arrabbiare tutti

Il Leeds è una delle squadre più affascinanti e politicamente scorrette d’Inghilterra. Odiata dagli avversari, amata fino alla follia dai suoi tifosi. Ai tempi d’oro, i bianchi dello Yorkshire, dominavano il campionato inglese. Furono bollati come i più scorretti di sempre, già dall’epoca di Don Revie, il tecnico che più degli altri portò lo United in vetta al football con metodi contestatissimi dai rivali, tra cui il celeberrimo Brian Clough che pure passò a Leeds (proprio per sostituire Revie) lasciando più tracce nella letteratura (quell’esperienza, infatti, finì nel romanzo “Il Maledetto United” di David Pearce) che sul campo. Con quella maglia ci hanno giocato alcuni dei più famosi bad boys del calcio inglese: da Vinnie Jones fino ad Eric Cantona.

Adesso il Leeds milita in Championship, la seconda divisione calcistica d’Oltremanica.

Accade, però, che il prossimo anno ricorra un importante appuntamento per il Leeds United. È l’anno del centenario, si celebrerà il primo secolo di storia dei “bianchi” più cattivi del Regno. Per rendere onore alla ricorrenza, la società ha pensato di rinfrescare il logo del club. Non s’è mossa da sola, però. Stando ai dirigenti, per pensare e realizzare il nuovo simbolo della squadra sono stati interrogati più di diecimila tra tifosi, studiosi, appassionati, leggende vecchie e nuove del pallone nello Yorkshire. Dalle loro indicazioni, raccolte in sei mesi di duro lavoro, è partito il progetto del nuovo stemma. Che, sorpresa, non piace proprio a nessuno.

La società ha presentato un logo forse troppo smaccatamente adulatorio nei confronti dei tifosi. Loro cercavano una bandiera nuova in cui identificarsi e invece si sono ritrovati rappresentati in un calciatore dipinto senza testa, ritratto all’altezza del petto, che porta il pugno al cuore. Riproduce, dicono i dirigenti, un gesto “comunitario”, un saluto identificativo del cuore Leeds almeno quanto lo storico canto "Marching on together".

Ai tifosi però è apparso un mezzo affronto. Sui social si sono scatenati. Su Facebook, è rivolta: nessuno si sente rappresentato da un logo che assomiglia di più al logo di una squadra inventata dei videogiochi che a quello di un club vero, tutti delusi. Su Twitter, invece, impazzano i fotomontaggi. Persino lo Zenit di San Pietroburgo s’è preso la briga di sfottere il nuovo stemma Leeds.

Gli internauti, invece, hanno iniziato ad appiccicare teste tra cui persino quella di Jimmy Saville, l’ex conduttore della Bbc coinvolto in uno dei peggiori scandali sulla pedofilia in Gran Bretagna. Insomma, peggio di così non poteva proprio andare.

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