Olimpiadi, Idem nella storia: conquista l'ottava finale. Il Coni sospende Schwazer

Ancora polemiche sul marciatore che ha confessato l'uso di Epo. La canoista azzurra, alla sua ottava Olimpiade, si gioca la medaglia. Solo quarta la ginnasta Vanessa Ferrari

Olimpiadi, Idem nella storia: conquista l'ottava finale. Il Coni sospende Schwazer

Le Olimpiadi sono ormai all'undicesimo giorno di gare, ma in Italia medaglie, sconfitte e prestazioni sono passate in secondo piano e hanno lasciato il posto alle polemiche. Prima contro gli azzurri del nuoto, bersaglio preferito di media e tifosi dopoi risultati deludenti, ora contro il marciatore Alex Schwazer che ieri ha confessato di aver fatto uso di Epo ed è stato cacciato dalla spedizione olimpica a Londra.

Il padre dell'atleta trentino oggi si prende ogni colpa: "Se si vede un figlio, che durante tutto l’anno è stato male, si deve capire e si deve cercare di parlargli", ha detto Josef Schwazer, "L’ultima volta che è partito da qui era distrutto. Forse l’ha fatto per non deludere gli altri. È stata al 100% la prima volta che ha fatto uso di queste sostanze. Per fortuna ha fatto solo questo. Si è liberato. Così non poteva andare avanti. Spero che adesso possa condurre una vita normale".

"Schwazer ha sbagliato ed è stato mandato a casa. Chi imbroglia non vince", ha detto il portavoce del Cio Mark Adams. Dopo l'esclusione dai Giochi e l'espulsione dall'Arma dei Carabinieri, per Schwazer si prospetta anche una sanzione disciplinare dal Coni, la cui procura antidoping ha avviato un'inchiesta e lo ha sospeso con effetto immediato.

A Londra, intanto, gli azzurri non hanno nessuna intenzione di lasciare infangare il tricolore da questa storia. Così al 48enne Josefa Idem, pur essendo "sotto choc" e aver pianto per Schwazer, ha conquistato, per otto volte in otto Olimpiadi a cui ha partecipato, la finale nel k1 500 donne. "Sono andata oltre ogni limite personale. Mi sono lasciata trasportare dall’entusiasmo della folla".

Solo quarta invece la ginnasta Vanessa Ferrari dietro alla statunitense Alexandra Raisman (15,600 punti), alla romenaCatalina

Ponor (15,200) e alla russa Aliya Mustafina (14,900). L'italiana ha chiuso la gara con lo stesso punteggio della terza classificata, che è salita sul podio grazie al maggiore coefficiente di difficoltà dell'esercizio svolto.

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