«Quando ho visto il sorteggio mi sono emozionato. Sfidare l'Italia sarà speciale». A Palermo lo conoscono bene. Gli azzurri invece farebbero bene a non sottovalutarlo, onde evitare spiacevoli sorprese. La Macedonia sogna l'impresa storica e per inseguire il sogno Qatar 2022 si affida al suo numero 10, Aleksandar Trajkovski, che proprio al Renzo Barbera ha giocato dal 2015 al 2019.
Mai stati così vicini al Mondiale...
«Dopo aver partecipato all'Europeo sarà la gara più importante nella storia del nostro paese. Non abbiamo mai giocato la Coppa del Mondo e arrivarci sarebbe un sogno spettacolare per la nostra gente. Coi Campioni d'Europa sarà dura, ma faremo di tutto per vincere».
L'Italia a chi deve fare attenzione della Macedonia?
«In primis a me (ride, ndr). Abbiamo un bel mix tra tanti giovani e giocatori esperti come me e Aliovski. Giochiamo sempre per vincere perché non abbiamo nulla da perdere».
Quanto si farà sentire l'assenza di Elmas e quanto vi manca Pandev che ha detto addio alla nazionale?
«Di sicuro giocare senza Eljif peserà tanto, ha davvero tanto talento: sta facendo bene a Napoli e sono molto felice per lui. Per quanto riguarda Pandev le confesso che non è facile non avere più uno come lui in squadra: era una bandiera e un punto di riferimento per tutti noi».
Si gioca a Palermo, praticamente ritornerà a casa...
«Palermo mi ha fatto emergere in campo e soprattutto crescere come uomo. Ricordo ancora le passeggiate a Mondello, mangiando i cannoli. È la città in cui ho giocato a cui sono più legato, anche perché lì è nato mio figlio Matej. Che emozione tornare di nuovo al Barbera!».
Un ricordo di Zamparini, scomparso poche settimane fa...
«Era come un padre. Gli devo tanto: è stato il primo a darmi fiducia e a puntare su di me».
Tornando alla sfida di domani. Chi temi dell'Italia?
«Avete un centrocampo davvero incredibile, quando vedo giocare Verratti mi vengono i brividi: è troppo forte...».
In azzurro non ci sarà Mario Balotelli. Un pericolo in meno per voi?
«Anche senza Mario restate fortissimi. Immobile, Scamacca e Insigne sono tanta roba».
Le piacerebbe giocare di nuovo in Serie A?
«Magari quando il Palermo ritornerà in Serie A...».
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