Pepe Reina, ex portiere di Milan, Liverpool, Bayern Monaco e Napoli oggi in forza all'Aston Villa ha raccontato di aver contratto il coronavirus. Il 37enne spagnolo ai microfoni di Cadena Cope ha spiegato: "La scorsa settimana ho avuto tutti i sintomi del coronavirus, sono stati giorni difficili in cui ho preso ogni tipo di precauzione per non contagiare chi vive con me. Qui non si fanno i test e questo non può che essere un problema, ma adesso sto bene. È dura, è come se mi fosse passato addosso un camion".
Reina si è detto preoccupato della situazione sia in Italia che in Spagna: "Seguo tutto quello che succede sia in Spagna che in Italia, sono momenti difficili e siamo tutti preoccupati. Quello che mi tocca di più è vedere persone che se ne vanno senza neanche la possibilità di essere salutate per l'ultima volta dalla propria famiglia. Dobbiamo rispettare tutte le norme di sicurezza che ci sono state date, solo così riusciremo ad uscirne". Il portiere di proprietà ancora del Milan ha poi messo in secondo piano il mondo del calcio: "Il calcio in questo momento è secondario, non mi importa sapere quando si tornerà in campo, quel che conta è la salute, capisco che ci siano grandi interessi economici in gioco, ma è uguale in tutti i settori".
Reina ha poi detto la sua in merito a giocare a porte chiuse da quando si riprenderà fino al termine della stagione sportiva, dato che sembra l'unico scenario possibile ad oggi e per tutte le federazioni: "Non ha senso giocare senza pubblico, ma in ogni caso è essenziale che si torni a giocare quando ci saranno tutte le garanzie per farlo in sicurezza. Noi calciatori siamo dei privilegiati, per me è facile restare in isolamento, le persone che hanno veramente le palle sono quelli che vivono in un appartamento di 70 metri quadri con tre bambini, loro sono degli eroi".
Fino a questo momento si sono registrati diversi casi di coronavirus in Premier League, in Liga, in Bundesliga e anche in Serie A dove finora sono stati accertati 14 casi tra i calciatori di Juventus, Verona, Fiorentina, Sampdoria e Milan
considerando il primavera, spesso aggregato alla prima squadra, Daniel Maldini che ha contratto il covid-19 insieme al padre e storica bandiera rossonera, nonché direttore tecnico del club di via Aldo Rossi Paolo Maldini
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